Hanno scatenato la comprensibile ilarità del web e alimentato la fantasia di vignettisti e disegnatori le immagini dei gabinetti chimici che vagavano spinti dalla Bora lungo le strade di Trieste.
Ancora una volta tutto ha origine dall’emergenza Covid, e dall’entrata del Friuli Venezia Giulia in area arancione, con la conseguente chiusura di bar e ristoranti. Oltre a privare i triestini di serate in compagnia, cibo e bevande, il Covid ha sottratto ai cittadini anche l’uso del “servizi” dei locali, spingendo il comune a installare dei wc chimici per far fronte alle necessità soprattutto di chi deve rimanere in strada per ore, come tassisti e autisti.
I primi nuovi wc, le classiche cabine di plastica, erano state installate alcuni giorni fa (una su un parcheggio per disabili, ma è stata immediatamente ricollocata), ma evidentemente non erano state zavorrate a sufficienza, e la Bora forte di questi giorni ha trasformato i gabinetti in mezzi semoventi, che si spostavano lungo le strade spinti dalle raffiche, cosa che peraltro già era già accaduta negli anni con i cassonetti non bloccati a dovere, e anche in questo caso i social si erano prodotti in battute e vignette.
Tanto è bastato per dare il via a una maratona di battute e vignette sul web e sui social: dai personaggi che inseguono le cabine impazzite, alla signora che entra nel wc pensando di salire su un autobus, dalle cabine utilizzate per l’ovovia che il sindaco Dipiazza vorrebbe realizzare, al wc volante che viene scambiato per un ufo, dalla cabina dispersa in mare con all’interno un “passeggero” ignaro, alla cabina del “Teletrasporto” alla Star Trek.
Se non altro la giunta comunale ha fornito un’occasione in più per dare libero sfogo allo spirito dissacrante dei triestini, che però potrebbe avere le ore contate, visto che se, come auspicano la Giunta regionale e il sindaco, la regione tornerà in area gialla, la riapertura di bar e ristoranti priverà la città dei “wc semoventi”.
Alessandro Martegani