Foto: MMC RTV SLO
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Questa domenica per la prima volta a Muggia si terrà la cerimonia solenne in ricordo del ritiro delle truppe jugoslave da Trieste e dintorni. Un'iniziativa, quella dell'istituzione della 'Giornata della Liberazione dall’occupazione jugoslava', che il capoluogo giuliano adottò nel 2020 e che continua ad essere portata avanti dall'amministrazione comunale, nonostante l'attuale sindaco di Muggia Paolo Polidori (all'epoca vicesindaco di Trieste e promotore di questa iniziativa) non ne faccia più parte e che è stata fatta propria ultimamente anche dalle giunte di centro-destra di Monfalcone e Gorizia, dove questa domenica si andrà anche al voto per rinnovare il consiglio comunale e nominare il prossimo sindaco.

A Gorizia questa celebrazione è entrata addirittura nel dibattito elettorale con la 'Slovenska skupnost', il partito della minoranza slovena in Italia, che ha invitato il sindaco uscente Rodolfo Ziberna ricandidato per un secondo mandato a non utilizzare questa celebrazione a fini elettorali, ribadendo la loro contrarietà all'interpretazione sulla quale si poggia questa giornata che da parte dei suoi sostenitori viene definita la vera data della liberazione di Trieste e Gorizia, visto che le truppe jugoslave lasciarono queste località ed i loro dintorni proprio il 12 giugno del 1945, dopo che secondo loro si sarebbe consumata una occupazione violenta del territorio.

Contestazioni sono attese anche a Muggia, dove per questa giornata sono annunciate contro manifestazioni, capeggiate dalla locale sezione il Partito della Rifondazione Comunista.

Barbara Costamagna