Nel comunicato diramato oggi dall'SKGZ, una delle due organizzazioni rapesentative della comunità slovena in Italia, realtivo alla proposta di Novelli di censire la minoranza si legge:
Il principio di tutela giuridica delle minoranze linguistiche storiche (n. 482/1999) è strettamente legato al principio di autoctonia della comunità. Pertanto la lingua e l'ambito territoriale di insediamento sono i fattori essenziali per la comunità minoritaria in quanto determinano gli elementi imprescindibili per la tutela. In questo campo la legislazione italiana differisce da quella di molti altri Paesi dove la tutela è proporzionale al numero di appartenenti a una minoranza. Nel presente quadro giuridico la proposta di censire la comunità slovena non ha quindi una base normativa, in quanto il fattore numerico non influisce minimamente sul livello di tutela. La SKGZ non ha pregiudizi in merito al censimento, ma desidera sottolineare che in un ambito multiculturale e plurilinguistico esistono persone che si sentono appartenenti nel contempo a due o anche più identità etniche e pertanto il censimento rappresenta sia un problema tecnico sia etico. La SKGZ concorda che tutte le minoranze debbano essere tutelate, in quanto le diversità rappresentano una ricchezza e denotano il livello di democrazia dello sviluppo sociale. Tuttavia la tutela non si applica privando i diritti e il sostegno finanziario a una comunità a favore di un'altra.