Un Green pass a due velocità per vaccinati e non vaccinati e maggiori controlli ai confini per evitare un travaso dei contagi dalle vicine Slovenia e Austria.
Sono questi i due binari su cui sta lavorando la giunta regionale e in particolare Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che oggi ha portato anche alla Conferenza delle regioni, di cui è presidente, la proposta di limitare eventuali restrizioni ai non vaccinati.
Si tratta di un’ipotesi a cui il governo italiano non sembra voler guardare per ora, ma che invece viene sostenuta da molti governatori, dall’alleato storico di Fedriga, Luca Zaia, al governatore della Lombardia Attilio Fontana, fino a quelli della Liguria Giovanni Toti e della Campania Vincenzo De Luca.
I dati stanno peggiorando un po’ in tutto il paese, ma in Friuli Venezia Giulia sono ormai a un passo dalla zona gialla, che potrebbe arrivare già la prossima settimana se oggi i ricoveri ordinari aumentassero di più di 14 unità, e, se la dinamica non si fermasse, passare all’arancione a metà dicembre, proprio nel pieno del periodo natalizio e della stagione sciistica. Fedriga non sembra però disposto ad accettare limitazioni alle attività economiche senza cercare delle contromisure.
Non si tratta, hanno spiegato i sostenitori del Green Pass a due velocità, di penalizzare i non vaccinati, ma di proteggerli, applicando le restrizioni delle fasce a colori solo a chi non ha ricevuto il vaccino.
Dall’altra parte sia Fedriga, sia altri esponenti politici in regione, hanno sottolineato come al momento non ci sia alcun controllo ai confini sui Green pass, una certificazione che è necessaria tutt’oggi per entrare in Italia dalla Slovenia, così come da tutti i paesi europei. Il Governatore ha chiesto al governo di aumentare i controlli e le limitazioni al transito, ma anche Sandra Savino, deputata, assessora comunale a Trieste e coordinatrice regionale di Forza Italia, ha ricordato la situazione in Slovenia, con un basso tasso di vaccinati, e come ogni giorno le frontiere italiane siano attraversate senza che sia verificata la certificazione verde.
Anche la Lega, con il consigliere regionale e presidente della III Commissione Ivo Moras, ricorda che “il Friuli Venezia Giulia paga lo scotto in termini di contagi da Covid-19 per la vicinanza con Croazia e Slovenia, territori fortemente colpiti dalla pandemia, ma non dobbiamo dimenticare, - ha aggiunto - in termine di trasmissione, sia il ruolo avuto dai cortei no-pass, sia la percentuale di vaccinati insufficiente".
Alessandro Martegani