“Faremo opposizione formale nei confronti della domanda croata e lo faremo in modo adeguato è compatto”. Anche al Senato il Ministro delle politiche agricole Stefanio Patuanelli ha ribadito la linea ferma dell’Italia contro il riconoscimento da parte dell’Europa della denominazione del Prošek, richiesta dalla Croazia.
L’Italia, ha detto nel corso di un’informativa a Palazzo Madama, intende far valere le proprie ragioni per difendere quello che è un elemento trainante dell’export e dell’agricoltura italiana.
“Il Prosecco è una tipicità esclusivamente italiana - ha detto - nonché il caso di maggiore successo commerciale degli ultimi anni: nel 2020 sono state prodotte 500 milioni di bottiglie per 2,4 miliardi di euro di fatturato, e nell'arco di poco più di un decennio dalla sua costituzione, il Prosecco è diventata la prima Dop italiana del comparto del vino, arrivando a sfiorare una quota del 25 per cento del valore totale nazionale delle Dop vino”.
“È del tutto evidente - ha aggiunto - che il Prosecco traina tutto il settore agroalimentare, e l'eventuale autorizzazione all'uso del prodotto croato avrebbe creato e creerebbe un pericoloso precedente di istituzionalizzazione dell'italian sounding”, vale a dire dell’uso di nomi che ricordano prodotti italiani, ma che sono stati realizzati in altri paesi e che hanno caratteristiche completamente diverse.
Patuanelli ha ricordato che “ad oggi non è stata ancora presa nel merito una decisione definitiva sulla registrazione, e che il processo per una eventuale autorizzazione è lungo”, ma ha promesso una battaglia dura e ferma: “Ci sono molti argomenti a sostegno delle nostre ragioni che mi fanno ben sperare sul lieto fine della vicenda, un lieto fine - ha aggiunto – su cui festeggeremo stappando un'ottima bottiglia di Prosecco”.
E della vicenda del Prosecco ha parlato anche il presidente del Comitato delle Regioni dell'Unione europea, Apostolos Tzitzikostas, a margine di un incontro a Trieste con il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin. “L'Unione europea ha le sue regole", ha detto, ma ci dovrebbero essere "azioni per non indurre in errore i consumatori. Questa è la priorità assoluta per l'Europa e sono sicuro anche per l'Italia".
"Il Prosecco è il vino che porto nel mio cuore ed è molto tipico di questa regione", ha aggiunto ricordando poi in Grecia c'è "lo stesso problema con il formaggio Feta".
Alessandro Martegani