Nel vicino FVG continuano le contestazioni da parte dei dipendenti “no vax” contro il decreto che impone la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario. Dopo i primi provvedimenti di sospensione per i lavoratori che hanno scelto di non vaccinarsi senza alcuna motivazione considerata valida, la questione è approdata davanti al Tar.
Oltre 200 tra medici e soprattutto infermieri e assistenti sanitari hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale per domandare l'annullamento dei provvedimenti disposti a loro carico dalle aziende sanitarie.
La decisione dovrebbe arrivare a settembre, ma nel frattempo le aziende sono impegnate nella preparazione della replica utile a ricorrere a loro volta in giudizio per dimostrare la fondatezza del loro operato. Ricorsi simili sono già stati presentati in questi mesi in altri regioni italiane, dove sino ad oggi sono sempre stati rigettati.
Tar e giudici del lavoro, infatti, sembrano unanimi nel respingere i ricorsi presentati da sanitari contro le sanzioni a loro comminate per non essersi vaccinati, come previsto dal decreto Covid di aprile. A Terni un giudice del lavoro ha motivato la propria decisione ritenendo la sospensione dal lavoro e dallo stipendio adeguata e proporzionata.
Barbara Costamagna