Per ora i quattro passi con i figli rimarranno attività vietata in Friuli Venezia Giulia. La circolare del Ministero degli Interni italiano, inviata a tutti i prefetti del paese, che consente a un genitore di far fare una breve passeggiata ai figli nel raggio di 200 metri da casa, pur restando inalterato il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto e “accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco, e ai giardini pubblici”, non è infatti stata recepita in Friuli Venezia Giulia, regione che dall’inizio dell’emergenza si è sempre distinta per un estremo rigore nelle misure anti epidemia, escludendo già prima delle altre amministrazioni regionali le attività sportive all’aperto e le passeggiate.
L’ordinanza del presidente Massimiliano Fedriga, emessa il 21 marzo e valida fino dopodomani, esclude ogni uscita non motivata, comprese le passeggiate con i figli, prevale su una circolare del Ministero degli Interni, e quindi rimane in vigore. La possibilità per le regioni d’imporre regole più restrittive era del resto stata prevista anche dallo stesso Governo nazionale, sia pur con dei limiti di tempo e con l’obbligo di comunicazione a Roma.
Ora la Giunta regionale ha 48 ore per valutare se confermare l’ordinanza, e continuare con la linea del massimo rigore, o se assecondare la circolare del Ministero. Lo stesso Fedriga ha ricordato come la linea del Friuli Venezia Giulia abbia dato dei risultati: “La nostra - ha detto - ha il tasso di incidenza e di mortalità sin qui più basso di qualsiasi altra regione del Nord”. Lo stesso governatore ha annunciato che affronterà il tema con il comitato tecnico scientifico per valutare se ci sono le condizioni per allentare le maglie.
La circolare però non è stata ben accolta nemmeno in altre regioni, come la Lombardia: “Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, - ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera -: stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli. Il messaggio che dobbiamo dare i cittadini – ha aggiunto - è che la strada è ancora lunga”.
Alessandro Martegani