Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato ieri, a larga maggioranza, due mozioni riguardati i flussi dei migranti e la sicurezza sul confine nazionale.
Due le mozioni presentate in Consiglio regionale riguardanti i problemi della migrazione e della sicurezza sui confini nazionali.
Nella prima proposta, a firma dei consiglieri di Forza Italia Piero Camber e Mara Piccin, si richiede un intervento di attivarsi con i prefetti ed il ministro degli Interni per far adeguatamente fronte ai flussi migratori, incrementando il personale attualmente impegnato nell'operazione "Strade Sicure", quindi con l'impiego di militari, per pattugliare la fascia confinaria. DI spostare la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale dall'attuale sede in Prefettura ad altro sito pubblico. Di rafforzare il progetto "1000 occhi sulla città" che promuove la collaborazione tra le forze di polizia e gli istituti di Vigilanza. Di verificare puntualmente gli appalti sui servizi di accoglienza con l'installazione inoltre di sistemi di rilevazione automatica all'interno delle strutture. Di segnalare l'assenza dei richiedenti asilo dalle strutture dopo 24 ore a fronte delle attuali 72. Di predisporre assistenza sanitaria puntuale, per prevenire le malattie infettive anche con vaccinazioni. L'obbligo di frequenza certificata ai corsi organizzati ed infine di intervenire con la vicina Repubblica di Slovenia per fermare la sempre più probabile apertura di un nuovo centro di accoglienza a ridosso del confine, apertura quindi al territorio italiano. La mozione ha raccolto 30 voti favorevoli ed uno solo contrario, quello di Furio Honsell di Open Sinistra FVG, che aveva proposto ulteriori approfondimenti.
La seconda mozione, approvata con 27 voti favorevoli e 9 contrari, riguardante "misure urgenti in tema di sicurezza sul confine nazionale" in cui si chiede al ministro dell'interno la creazione di una rete di videosorveglianza che copra la totalità dei valichi stradali e di fornire ai settori di Polizia di Frontiera un congruo numero di telecamere mobili da dislocare a rotazione. Con un emendamento si chiede inoltre di avviare nuovi accordi con i Governi di Slovenia e Croazia per interrompere l'afflusso di stranieri dalla rotta balcanica e di creare pattuglie transnazionali tra i paesi attigua alla linea confinaria.