Nel momento in cui Roberto Dipiazza ha preso la parola, sono iniziate subito le contestazioni da parte di un gran numero di persone, coordinate dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Il discorso del primo cittadino è stato ricoperto da fischi ed urla mentre venivano sventolati drappi e bandiere rosse. Dipiazza ha pagato così la sua recente presenza ad un'iniziativa elettorale di Forza Nuova, lo scorso 24 febbraio quando portò il suo saluto al leader Roberto Fiore intervenuto a Trieste. Durante tutto il suo discorso molti dei presenti hanno cantato "Bella Ciao", fischiato ed urlato insulti, tanto che Dipiazza, con la solita ironia che lo contraddistingue, ha saluto ringraziando per l'accoglienza.
Ma le tensioni non sono finite qui, al momento dei riti religiosi, dopo il vescovo Crepaldi ha preso la parola il rabbino Paul Alexander Meloni, che ha duramente attaccato la presenza di bandiere palestinesi, venendo fischiato da alcuni dei presenti. La comunità ebraica ha poi deciso di abbandonare le celebrazioni. Prima dell'inizio della cerimonia la stessa comunità ebraica aveva chiesto di ritirare i vessilli palestinesi ed in cambio aveva tolto le bandiere israeliane. Durante la cerimonia però quelle israeliane non si sono viste, mentre sono rimaste esposte quelle palestinesi. Da qui la dura presa di posizione del rabbino ed i fischi di parte dei presenti.