L’opposizione al bilancio comunale 2023, ma soprattutto al metodo utilizzato dalla maggioranza di centro destra a Trieste, parte dalle circoscrizioni.
La maratona sul documento in Consiglio comunale inizierà il 12 dicembre, ma intanto i consiglieri circoscrizionali del Partito Democratico hanno mosso dure accuse alla Giunta e alla maggioranza di centro destra che, hanno detto, ignorano sistematicamente i Consigli circoscrizionali, che invece dovrebbero essere il vero punto di contatto fra i bisogni dei cittadini e l’amministrazione comunale.
“La gestione del Comune dei rapporti con le circoscrizioni – ha spiegato Carlo de Donato, capogruppo nella circoscrizione di Barriera vecchia- San Giacomo - è mortificante e silente. Noi dovremmo dare dei pareri sui provvedimenti che riguardano il territorio: la consultazione sarebbe obbligatoria su temi come il bilancio, le opere pubbliche, i trasporti e la viabilità, e c’è anche un ruolo di proposta, ma tutte queste prerogative vengono sistematicamente ignorate, lasciandoci di fatto solo pochi fondi, si parla di cinquemila euro l’anno, per organizzare eventi, fra l’altro proposti da altri”.
I consiglieri presenti hanno anche fatto degli esempi, come documenti firmati da tutto il consiglio circoscrizionale, maggioranza e opposizione, che sono stati sistematicamente ignorati, o l’assoluta assenza d’informazioni su temi ritenuti fondamentali, come il rifacimento dei marciapiedi nel rione di San Giacomo, attualmente quasi tutti fuori norma, o la nomina d’insegnanti di lingua slovena nel nuovo asilo nido di San Giovanni, nonostante le promesse a riguardo da parte della giunta comunale.
Anche il metodo di confronto sul bilancio è stato contestato: “Una volta gli assessori competenti venivano circoscrizione per circoscrizione a spiegare il documento di bilancio – ha detto Marco Rossetti Cosulich, presidente della circoscrizione di Città Nuova - Barriera Nuova - San Vito – Città Vecchia – ma da quest’anno hanno invece riunito tutti i consiglieri di tutte le assemblee rionali, più di 100 persone, in un’unica sala per spiegare il documento in due ore, impedendo di fatto di discutere, conoscere il testo e fare delle osservazioni. Le nostre proposte non ricevono mai riscontro e cominciamo a interrogarci su quale sia il nostro ruolo: è una situazione che comincia a divenire insostenibile”.
Anche la sollecitazione a dare un parere entro pochi giorni per arrivare all’approvazione definitiva del bilancio in Consiglio comunale è stata mal tollerata e ha spinto i consiglieri circoscrizionali del Pd a una scelta estrema: “Qui manca la correttezza istituzionale - ha detto de Donato , quindi i nostri consiglieri non valuteranno e non si esprimeranno sul bilancio. Non siamo più disposti ad accettare questo metodo da parte del Comune”.
Alessandro Martegani