Una foto in divisa SS con alle spalle un’immagine di Hitler e una della Madonna, e la bandiera nazista sul tavolo. Un’immagine che sembra venire dalla prima metà del 1900, e invece il modello e indossatore della divisa delle SS è il consigliere comunale, e candidato a sindaco nel 2016 a Nimis, cittadina nell’area di Udine, Gabrio Vaccarin.
La foto è circolata sui social in questi giorni, rimbalzando sui giornali e provocando reazioni di sdegno, ma è diventata anche terreno di scontro in una polemica nata in tv fra il sottosegretario agli esteri italiano, ed esponente dei 5 Stelle, Manlio Di Stefano e il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Di Stefano, in un confronto televisivo, aveva accusato La Lega di essere vicina partiti e leader di estrema destra come Marine Le Pen e Viktor Orban, realtà politiche, aveva aggiunto, fasciste e naziste. Fedriga aveva replicato duramente sottolineando come fosse inaccettabile che un sottosegretario agli esteri definisse “nazisti” partiti e politici che sono stati democraticamente eletti, e in un caso governano un paese, e con cui gli stessi 5 Stelle hanno votato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Nello scontro si è inserita anche la foto incriminata.
“Fedriga ha ragione – ha scritto su Twitter Di Stefano - la Lega non ha alleati internazionali fascisti o nazisti, li ha proprio in casa in Friuli Venezia giulia. Il fenomeno in foto - ha aggiunto pubblicando l’immagine di Gabrio Vaccarin - fieramente in divisa nazista con foto di Hitler alle spalle, è un consigliere comunale di Fratelli d’Italia”.
La replica di Fedriga è stata immediata, accompagnata da un titolo di giornale in cui si parla di una consigliera comunale dei 5 Stelle che avrebbe spacciato droga all’interno del proprio bar: “Proseguendo il ragionamento brillante del sottosegretario agli Esteri Di Stefano – ha scritto il governatore - dovrei dire che il Movimento 5 stelle è un gruppo di spacciatori”.
Il caso della foto intanto non cessa di far discutere: Walter Rizzetto, coordinatore di Fratelli d’Italia per il Friuli Venezia Giulia, ha preso nettamente le distanze e precisato che Vaccarin era stato "eletto nel 2016 in una nostra lista, ma non è un iscritto”. “Gli abbiamo comunque chiesto – ha aggiunto - di togliere immediatamente il nome di Fratelli d’Italia dal gruppo consiliare del Comune di Nimis: quella divisa e quei simboli, non appartengono né a me né al movimento politico che rappresento in Friuli Venezia Giulia”.
La Questura di Udine intanto sta indagando per valutare se ci siano gli estremi di un reato.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Foto: MMC RTV SLO
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