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Il raduno annunciato da CasaPound a Trieste il prossimo 3 novembre, che porterà in città migliaia di militanti da tutta Italia ha generato in questi giorni polemiche sull'opportunità o meno di permettere lo svolgimento della manifestazione. Il prefetto di Trieste ha quindi confermato che il raduno si farà, ma deciso di predisporre un'area, ancora da individuare, lontana dal centro. Il 4 novembre è infatti prevista la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e sull'opportunità della manifestazione del movimento di estrema destra si è espresso contrariamente anche il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, come confermato dalle parole dell'assessore alla cultura Giorgio Rossi: "siamo lontani un miglio da CasaPound e sia io che il Sindaco faremo di tutto perché non avvengano questi raduni o comunque per evidenziare la distanza abissale che ci separa da loro". Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si dice invece ideologicamente restio all'idea di vietare una manifestazione.

Ovviamente contrari anche i rappresentanti del Partito Democratico; queste le parole del vicepresidente della Camera dei deputati, Ettore Rosato: "un appuntamento che le istituzioni devono far di tutto per evitare che si realizzi, in quanto contrario al principio della nostra carta costituzionale, che respinge con forza fascismo e nazismo, mentre a questi CasaPound si ispira. Sono certo che la Prefettura e le istituzioni locali sapranno trovare modalità per relegare la manifestazione, comunque in un ambito di rispetto democratico e di libera associazione, ma anche di non dare segni e ferite ulteriori a questa città".