Lo scorso anno ci furono polemiche già alla presentazione del manifesto della 50esima edizione della Barcolana, realizzato da Marina Abramović, con lo slogan “Siamo tutti sulla stessa barca”, che fece reagire veementemente il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori. Quest'anno le polemiche sono nate dopo la presentazione del progetto “Buon Vento” e della campagna #IoAccolgo. Ad accendere le polveri la partecipazione di uno scafo che a bordo, tra l'equipaggio, ha imbarcato alcuni richiedenti asilo. Iniziativa che fa parte del progetto “Buon Vento”, realizzata con la partecipazione del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport, con l'intenzione di promuovere l'inclusione sociale anche attraverso lo vela. Oltre a ciò è stata anche presentata la campagna #IoAccolgo, che prevede una raccolta firme per abrogare i decreti sicurezza varati dall'ex ministro Salvini.
Iniziative che hanno decisamente diviso i cittadini di Trieste, tanto che sui social si è potuto assistere a veri e propri scontri “verbali” tra chi (la maggioranza degli intervenuti) ha criticato, anche molto duramente e spesso in toni offensivi, l'idea di portare a regatare dei migranti e chi, invece (una netta minoranza), ha cercato di difendere questa scelta. Lo scontro si è poi spostato anche alla politica, con molti esponenti della Lega che si sono scagliati contro questo progetto. Il primo ad intervenire, ancora una volta, è stato il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, che ha definito questa partecipazione “un'iniziativa politica meschina”, per la quale vengono spesi dei fondi pubblici. Discorsi molto simili li hanno poi fatti anche il sindaco di Monfalcone, Anna Cisint, il deputato Massimiliano Panizzut, il presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga ed infine anche l'assessore regionale Pierpaolo Roberti. In particolare quest'ultimo ha parlato di una vera e propria provocazione politica in una manifestazione che non ha alcun tipo di bandiera o sigla.
Intanto è stata annunciata un'interrogazione parlamentare dei rappresentanti della Lega per delle verifiche sul caso, in particolare sulla partecipazione al finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Davide Fifaco