La rivista per bambini in lingua slovena Galeb festeggia quest’anno il suo 70° anniversario. Per questo importante traguardo gli editori, gli amici ed i sostenitori della rivista hanno programmato varie iniziative per i bambini delle scuole elementari slovene in Italia.
Martina Kafol, direttrice editoriale dell'Editoriale Stampa Triestina che cura per il settimanale Novi Matajur di Cividale la rivista Galeb ci racconta alcuni degli eventi che accompagneranno questo importante traguardo:
"Abbiamo tentato di capire come fare ad arrivare dai ragazzi. Allora abbiamo accolto questo invito a collaborare col Teatro Stabile Sloveno, perché con i loro spettacoli vanno nelle scuole. Quindi andiamo nelle scuole anche noi con loro. Ci sarà uno spettacolo molto interessante, tratto dalle fiabe di Rodari che partirà verso il 20 novembre. E noi ci saremo con Galeb, con il nostro gabbiano".
Insomma, una rivista che ha accompagnato tante generazioni di bambini di lingua slovena.
"Certo, una rivista che ha accompagnato tante generazioni di bambini di lingua slovena, ma è stato anche un'ottima palestra per tantissimi famosissimi artisti. Non solo palestra, insomma, l'hanno anche iniziata, per esempio Milko Bambič, poi c'era Claudio Palčič e questi che ho menzionato sono i pittori. Poi anche scrittori, poeti molto importanti come Miroslav Košuta, Marko Kravos ed altri. Si continua comunque in questo modo, da un lato pensata per tutti i bambini sloveni che vivono in Italia, ma dall'altro lato ci piacerebbe che si arrivasse anche ai bambini in Slovenia. Inoltre, è anche pensata per tutti i giovani autori, giovani illustratori che vengono qui, cominciano a farsi le ossa e poi riescono a prendere il volo".
Quanto è difficile produrre una rivista su carta in un mondo che sta andando sempre più verso la digitalizzazione?
"Non è difficile, è bellissimo, è un bellissimo lavoro. Devo dire che comunque non è neanche difficile distribuirla e farla leggere e farla prendere in mano ai bambini. I bambini, comunque, pur essendo tutti quanti col cellulare in mano, sono ancora abituati a sfogliare libri e riviste e lo apprezzano e questo mi rende molto contenta".
Davide Fifaco