La prevenzione contro la violenza sulle donne parte dai giovani. Ne è convinto il questore di Trieste, Pietro Ostuni, che in occasione della Giornata internazionale della donna, ha partecipato a un incontro con gli studenti del liceo Dante-Carducci di Trieste.
I casi di molestie, violenze e reati contro le donne si verificano anche nel capoluogo giuliano, ha spiegato il Questore, ma ora, grazie anche alle campagne informative e agli incontri con i ragazzi, le vittime denunciano di più. C’è una maggiore consapevolezza del fenomeno, che viene contrastato anche grazie alle nuove normative, come il cosiddetto “codice rosso”, una legge recentemente rafforzata, che contiene, fra l’altro, misure di prevenzione contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, e il rafforzamento delle misure cautelari con l'uso del braccialetto elettronico per evitare nuove aggressioni o violenze.
“Solo lo scorso anno abbiamo fatto una trentina di ammonimenti – spiega -: questo significa che la gente denuncia. Le campagne di sensibilizzazione, come questo incontro che facciamo con i ragazzi delle scuole, sono molto utili perché proprio i ragazzi sono anche un veicolo di informazione per i loro genitori, per i loro amici, per il loro parenti. Su questo tema l'attenzione è alta: abbiamo applicato una ventina di braccialetti elettronici da quando è stato introdotto il Codice rosso rafforzato. Si tratta di uno strumento in cui credo particolarmente, perché viene applicato all'autore delle minacce o delle violenze, ma anche alla vittima, e questo ci aiuta nell'attività di prevenzione.” “Certo, bisogna insistere sempre su queste campagne informative e spiegare che cos'è l'amore, che cos'è il rispetto, che cos'è la considerazione del proprio partner, e non è semplice, però noi dobbiamo insistere su queste cose, Nella provincia di Trieste registriamo un numero di violenze sessuali alto rispetto al numero degli abitanti, e la gran parte, se non la quasi totalità di queste violenze vengono consumate all'interno di rapporti familiari, o di rapporti tra conoscenti o conviventi, però si denuncia molto e questo è un fatto positivo. La violenza sessuale oggi è un reato che comprende varie forme di manifestazione: può essere espletata in diversi modi, anche la violenza psicologica è una forma di violenza, anche la violenza economica, quindi bisogna ragionare su questi dati”.
“Per quanto riguarda il nostro territorio, nel 2023 sulle denunce per violenza siamo più o meno in linea con quelle del 2022, con qualche leggero incremento mentre abbiamo registrato una lieve diminuzione dei reati spia, come maltrattamenti e lesioni. L'attenzione è comunque molto alta: noi abbiamo personale formato su queste materie, facciamo un'informazione continua che parte addirittura dalle scuole di polizia: i ragazzi che adesso stanno frequentando i nostri corsi presso le diverse scuole in Italia si stanno già documentando su questo tipo di reato, che è veramente odioso”.
Ostuni ha anche sottolineato come al momento non ci siano evidenti fenomeni di sfruttamento della prostituzione a Trieste, ma questo, ha aggiunto, non significa che si possa allentare l’attenzione. “Abbiamo avuto delle indagini su questi fenomeni in passato, ma in questo momento non sono evidenti, anche se sicuramente il fenomeno dello sfruttamento non è debellato. C'è meno prostituzione di strada, molto meno rispetto al passato, se uno gira in città o nelle periferie a Trieste non vede prostitute per strada, però dobbiamo fare molta attenzione al discorso della prostituzione che avviene all'interno delle case, a volte anche in centri estetici. Ne parliamo anche con le donne che si rivolgono a noi, donne straniere, che vengono da noi per segnalare alcune situazioni critiche, ricordando loro che esiste la possibilità, per chi denuncia il proprio sfruttatore, se sfruttata, di ottenere un permesso di soggiorno ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo sull'immigrazione. Ci sono degli strumenti di tutela anche per loro in questo momento. Non abbiamo un'indagine in corso, però ne abbiamo fatte in passato e siamo pronti ad accogliere e ricevere ogni tipo di denuncia, anche le segnalazioni da parte di cittadini di situazioni di questo tipo possono essere utili per noi”.
Riguardo alla gestione dell’immigrazione a Trieste, in primo piano nelle ultime settimane per la situazione del Silos della stazione, Ostuni ha ricordato che “da quando sono stati ripristinati i controlli ai valichi di frontiera abbiamo notato una flessione degli arrivi, e poi c'è l'istituto del respingimento che sta dando buoni risultati”. “Stiamo monitorando e vediamo che quello che succede. Sulla vicenda del Silos – ha aggiunto – come sapete facciamo dei controlli ogni settimana delle presenze che ci sono all'interno, e naturalmente chi viene trovato in posizione di irregolarità amministrativa viene accompagnato in Questura e viene espulso laddove non chiede asilo politico. Se viene richiesto, come spesso accade, dobbiamo accettare la pratica e mandarla avanti. Si tratta di una questione seguita con molta attenzione anche dal Prefetto che si dà molto da fare, anche per assicurare i trasferimenti”.
Alessandro Martegani