Un ricco calendario di iniziative quest'anno accompagnerà le celebrazioni del Giorno del Ricordo. Le decine di Sodalizi aderenti all'Associazione Giuliani nel Mondo, non solo di Trieste ma anche di quelle sparse nel resto del globo, hanno in programma nelle proprie sedi o presso quelle istituzionali e governative, tutta una serie di incontri, dibattiti, letture di testi e poesie, approfondimenti di e per gli studenti, proiezioni di video-documentari e altre proposte culturali che, in particolare nel capoluogo giuliano, animeranno praticamente tutto il mese di febbraio. Il culmine sarà la Cerimonia solenne del 10 febbraio, presso il Sacrario della Foiba di Basovizza. Le associazioni impegnate nelle celebrazioni ancora una volta chiedono che il dramma che ha coinvolto la comunità dei giuliano-dalmati diventi il dramma di una nazione ed in particolare l'assessore del Comune di Trieste alla scuola, educazione, università e ricerca, decentramento, Angela Brandi, ha evidenziato come le scuole triestine siano ancora restie a portare gli alunni alle cerimonie del 10 febbraio. Il Giorno del Ricordo non sempre viene trattato in modo corretto, ha sottolineato il presidente dell'Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota. Queste le sue parole: "ci sono anche organizzazioni di estrema destra o comunque che fanno capo all’estrema destra che poi quando parlano di infoibati segnalano che i numeri sono 10, 15, 20, 30mila. Ecco, anche queste cose qui, invece, non sono corrette. Poi d'altra parte c'è chi sminuisce, ma soprattutto il problema è la decontestualizzazione, che non permette di far capire la storia. E far capire la storia, a volte, è molto difficile e questo lo riconosco. Però io credo che anno dopo anno, dal momento in cui c'è sempre più consapevolezza, questo problema si possa risolvere".
Davide Fifaco