Foto: EPA
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Profondo disappunto per le dichiarazioni rese dal prefetto di Trieste Valerio Valenti al Comitato parlamentare Schengen della Camera italiana, in merito alle riammissioni informali di migranti in Slovenia, è stato espresso in una nota dal Consorzio italiano di solidarietà.
Il prefetto aveva ribadito la legalità delle riammissioni, che avevano provocato molte polemiche nei mesi scorsi per una presunta violazione dei diritti dei migranti, ma per l'organizzazione umanitaria si tratta di pratiche "in chiaro contrasto con le normative interne e internazionali, i cui seri profili andranno approfonditi nelle opportune sedi, anche
giudiziarie".
L'ICS ricorda come a mille persone nel 2020 sia stato impedito di chiedere e siano state poi sottoposte in Bosnia a
trattamenti inumani e degradanti": l'oscura pagina delle riammissioni “informali”, conclude, rappresenta una ferita aperta che ha portato all'attenzione internazionale la gravità dei fatti che sono accaduti a Trieste e che non si devono più ripetere".

(Red)