Le bandiere con la Stella Rossa, dopo aver fatto nascere le consuete polemiche per il corteo del Primo Maggio, hanno creato un caso anche al comune di San Dorligo, visto che nella giornata della Festa del Lavoro una bandiera dei partigiani sloveni di Jugoslavia è stata esposta fuori dal locale municipio. Episodio denunciato sui social da esponenti di Casapound e che è arrivato alla stampa nazionale tanto da esser commentato anche dal senatore Carlo Giovanardi con queste parole: "nel 2019 non possono essere né le bandiere nere né quelle rosse né quella della Jugoslavia di Tito a rappresentare sugli edifici pubblici il nostro Paese. Si tratta di una provocazione".
Nell'occhio del ciclone il sindaco di San Dorligo, Sandy Klun, già contestato dopo il discorso per le cerimonie del 25 aprile alla Risiera di San Sabba, che ha precisato che la decisione di esporre la bandiera non è stata sua, ma ha aggiunto di volersi prendere le proprie responsabilità. Il vessillo è stato tolto dopo poco ed ora il comune sta verificando con i dipendenti chi l'ha appeso. Klun ha inoltre spiegato che "Di solito viene esposta, tra le altre, quella della Repubblica di Slovenia in rappresentanza della minoranza e una volta, quando la Repubblica non c'era, veniva esposta questa bandiera che è stata importante dagli anni 20 al 1945. Veniva vista come un simbolo di liberazione in ricordo dei cittadini del nostro comune che hanno perso la vita combattendo contro il nazifascismo". Klun ha poi concluso dicendo di essere dispiaciuto per le strumentalizzazioni su questa vicenda ed anche per quelle relative al suo discorso in Risiera.
Ma anche le bandiere rosse che tradizionalmente vengono appese in Carso per il Primo Maggio stanno facendo discutere.
Il Consigliere comunale Michele Babuder ha presentato al Sindaco, un'interrogazione inerente l'apposizione in Carso di drappi rossi su case, alberi, edifici pubblici dell'altipiano carsico. Babuder ricorda che "stando al Regolamento di Polizia urbana, tali affissioni dovrebbero essere preventivamente autorizzate". Bisognerà quindi capire se l'apposizione dei drappi sia stata appunto autorizzata e quali azioni, eventualmente, si possono adottare per farli rimuovere.
Davide Fifaco
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