Foto:
Foto:

Si terranno domani a Trieste le celebrazioni per l'ottantesimo anniversario delle leggi razziali, che Benito Mussolini annunciò proprio nel capoluogo giuliano in una gremita Piazza Unità.

Tra gli eventi in programma, alcuni non hanno mancato di scatenare polemiche e divisioni all'interno della città, in particolare la mostra organizzata dal liceo Petrarca, osteggiata dal Comune stesso.

Domani, quindi, saranno esattamente 80 anni da quando il Duce pronunciò a Trieste il discorso che portò poi ad annunciare la nascita delle leggi razziali. Parole scandite dal balcone affacciato su una gremita piazza Unità, che identificavano il popolo ebreo come nemico del fascismo, proprio in quella che all'epoca era la città più internazionale d'Italia e con una delle comunità ebraiche più numerose del Paese.

Il capoluogo giuliano ricorderà quel triste discorso e le terribili conseguenze che ne seguirono. Una prima cerimonia, organizzata dal Comune, si terrà in mattinata, per un momento di riflessione e memoria, proprio in piazza Unità, nei pressi della targa che ricorda le leggi razziali. E questo primo appuntamento ha già causato divisioni, visto che alcuni esponenti della Comunità ebraica hanno preannunciato che diserteranno l'incontro dopo che il Comune stesso ha dato la disponibilità ad ospitare, fra qualche settimana, una manifestazione nazionale di Casa Pound e dopo tutte le polemiche create per la mostra organizzata dal Liceo classico Petrarca, duramente attaccata anche dal sindaco Roberto Dipiazza a causa del manifesto utilizzato per promuovere l'iniziativa, considerato esagerato.

Duro a tal proposito anche il comunicato dell'assessore alla Cultura, Giorgio Rossi, che sulla vicenda parla di manipolazione e strumentalizzazione da parte della dirigente scolastica del Petrarca, Cesira Militello. Quest'ultima ha ribattuto che la mostra si terrà in ogni caso, bisogna però vedere in quale sede ed in quali date. La preside ha poi precisato che alla richiesta di co-organizzazione inviata il 25 maggio non è mai giunta una risposta.

Una vicenda che ancora una volta divide la città, dopo il benvenuto che lo stesso Dipiazza portò qualche mese fa ad una riunione di Forza Nuova, partito dichiaratamente di ispirazione fascista, ed il beneplacito di alcuni esponenti della giunta comunale per le ronde notturne organizzate in città sempre da alcuni iscritti a Forza Nuova.