Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Le celebrazioni per la “Giornata della liberazione della città di Trieste dall’occupazione jugoslava” hanno vissuto tre significativi momenti questa mattina nel capoluogo giuliano.
Il primo evento in programma si è tenuto nella Sala del Consiglio Comunale, con la Solenne commemorazione.

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Ad officiare la cerimonia il vicesindaco, Serena Tonel, che ha spiegato l'importanza di questa giornata: "Io credo che sia una delle cerimonie, assieme a quella del Giorno della Memoria, il giorno del Ricordo ed il 25 Aprile, che aiuta a ricomporre quelle fratture profondissime che il '900 hanno lasciato nella nostra città. Io credo che sia giusto ricordare tutte le fasi della storia per andare avanti consapevoli di quello che è il nostro passato, ma avendo questo bagaglio storico come fonte preziosa d'ispirazione, per difendere quei valori di libertà e democrazia che ci sono stati consegnati e costruiti dai nostri padri, che noi abbiamo la responsabilità di mantenere e di consegnare alle nuove generazioni".

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Successivamente in Piazza Unità d'Italia si è svolta la cerimonia dell'Alzabandiera, con il picchetto d'onore, il Gonfalone della Città di Trieste e la presenza dei rappresentati istituzionali e dei corpi militari.

In conclusione la deposizione di una corona alla lapide che ricorda l'evento, presente nel Parco della Rimembranza di San Giusto, a cui oltre agli stendardi già presenti in Piazza Unità si sono aggiunti quello della X Mas ed una bandiera con il tricolore italiano con al centro un'aquila che tra gli artigli stringe il fascio littorio, simbolo dell'Unione nazionale combattenti della Repubblica Sociale Italiana; vessilli che stonano decisamente con il discorso basato sui valori di libertà e democrazia pronunciato poco prima dal vicesindaco di Trieste.

Davide Fifaco

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