Sono il fenomeno comico del momento: Flavio Furian, Maxino ed Elisa Bombacigno, gli eroi di "Macete", hanno invaso il web con i video comico - musicali, gli spettacoli dal vivo, partecipazioni ad iniziative e spettacoli che hanno riempito le piazze.
La presentazione del libro sulla “Boba de Borgo”, il personaggio forse più famoso del trio, ha bloccato il traffico a Borgo san Sergio, il quartiere di Trieste dove Flavio ed Elisa hanno vissuto, la partecipazione al record della carsolina più grande del mondo ha riempito un centro commerciale del capoluogo giuliano, e il trio ha riempito anche la piazza di Monfalcone con lo spettacolo organizzato in occasione del carnevale.
Un successo basato soprattutto sull’intesa perfetta, sulla sensibilità nel ricercare personaggi che evocano emozioni e affetti, supportato dalle nuove tecnologie che permettono di diffondere i video e gli spettacoli, ma anche sulla grande professionalità, sul talento e su una capacità d’improvvisazione che garantisce uno spettacolo su misura per il pubblico ad ogni serata.
Quello che più conta però, ci hanno raccontato, è la capacità di divertirsi, di osservare la realtà, come ad esempio per la creazione del personaggio di Uolter. “Nasce dagli incontri di una vita – racconta Flavio -: a Trieste, soprattutto fra gli anni 70 e 80, entravi in qualsiasi bar ne trovavi almeno otto di Uolter. Adesso ne trovi solo uno o due, ma ci sono. La voce in particolare l’ho presa da mio zio, che abitava a Borgo San Sergio e parlava così: quando ci incontravamo mi diceva ‘come xe testa del porco?’. Questo è il ricordo che ho indi lui, accanto all’espressione ‘Bingoli bongoli’. Era un tipo rude, ma affettuosissimo: mi salutava prendendomi per le guance e me le tirava. Da queste cose nascono poi i personaggi che sviluppiamo giorno per giorno”.
“È difficile identificare un momento in cui nascono i personaggi o le gag – spiega Maxino -: a noi vengono mediamente dieci idee al giorno, stupide, divertenti, alcune funzionano altre no. Alcune finiscono come sono nate, altre invece cominciano a funzionare e ti trovi un mese dopo con tutti che parlano di questa cosa, e ti chiedi come ci sei arrivato.”
Si tratta di una collaborazione stretta, che va anche al di là degli spettacoli, allargandosi alla vita di tutti i giorni dei tre protagonisti di Macete: “Pensa – sottiolinea Elisa - che per due estati di fila siamo andati in vacanza tutti assieme con le famiglie, e loro hanno elaborato gag e battute per tutto il tempo. È così, la nostra vita è così.”
Alessandro Martegani