I sindaci di Turriaco, Staranzano e San Canzian d’Isonzo hanno chiesto alla Regione di aprire un tavolo di confronto sulla realizzazione di un campo da cricket nel territorio del Monfalconese. Una richiesta formale rivolta al governatore Massimiliano Fedriga, all’assessore regionale alla Cultura e Sport Tiziana Gibelli e al presidente del Coni regionale Giorgio Brandolin, che fa propria la domanda che ormai da tempo viene rivolta alle istituzioni dalle associazioni di cittadini di origine bengalese presenti a Monfalcone che praticano regolarmente questo sport, senza poter, però, contare su un campo apposito, nonostante la maggior parte dei giocatori della nazionale italiana provengano proprio dalla bisiaccheria.
Mentre si attende una risposta formale, i tre primi cittadini hanno già incassato critiche da parte dei consiglieri della Lega di Staranzano e Turriaco e del centrodestra di San Canzian che si oppongono all’iniziativa, sostenendo che per integrare questa comunità sarebbe meglio promuovere più che lo sport, corsi di italiano e di regole della “buona civiltà”, nonché lavorare su una maggiore inclusione delle donne di questa comunità.
Per il consigliere regionale leghista Antonio Calligaris, invece si tratta solo della solita uscita di un gruppo di “benpensanti”, che dovrebbero cercare i fondi da altre parti anche perché in questo modo si ridurrebbero i contributi regionali destinati alle società sportive già presenti.
"Le richieste dei sindaci sono legittime e rispondono a esigenze vere, che il sindaco di Monfalcone evita di affrontare sul proprio territorio", dice il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, rispondendo al collega leghista.
Vista, però, la composizione del consiglio regionale la strada verso il primo campo da cricket in Friuli Venezia Giulia sembra ancora lunga.
Barbara Costamagna