Benito Mussolini dallo scorso 27 aprile non è più cittadino onorario del comune di Turriaco . La proposta avanzata dal sindaco Enrico Bullian di revocare la cittadinanza onoraria al dittatore italiano, concessa il 16 maggio 1924 dalla località bisiacca, è stata approvata in consiglio comunale dove si è tenuto un dibattito breve ma intenso. L’iniziativa nasce da un documento trovato per caso da alcuni cittadini durante una ricerca per i 150 anni della Banda filarmonica locale, ha spiegato su Il Goriziano Bullian, che testimoniava l’avvenuta concessione di questo importante riconoscimento al dittatore e quindi l’amministrazione locale ha deciso dover rimediare a questo atto redigendo un testo per chiedere la revoca della cittadinanza a Mussolini, come atto dovuto in una democrazia.
Un’iniziativa condivisa dalla gran parte dei consiglieri, poiché le uniche critiche a questa scelta sono giunte dai tre rappresentanti della Lega, che al momento del voto sono usciti dall’aula, dopo aver detto che sarebbe necessario però anche condannare la violenza di quelli che loro hanno definito “gli squadroni” comandati dal generale Tito e ricordare tutti gli italiani gettati nelle foibe carsiche, proponendo la cittadinanza onoraria al milite ignoto, poiché la sua figura, secondo loro, ricorda i sacrifici di tutti gli italiani.
La revoca è comunque passata con una netta maggioranza e il sindaco ha chiosato dicendo che a Turriaco si sono “in qualche modo parificati i conti con la storia”.
Barbara Costamagna