Escludere dai contributi regionali chi nega o riduce la portata del dramma delle Foibe e dell'Esodo. E' questo il principio alla base della mozione approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia giulia e presentata come primo firmatario dal consigliere Piero Camber di Forza Italia.
Il voto è giunto dopo settimane di tensione che hanno preceduto e seguito il Giorno del Ricordo, in particolare per gli incontri organizzati da storici che tendono a ridimensionare il fenomeno delle foibe. Camber, nel presentare il testo, ha ricordato i convegni, organizzati in alcune parti d'Italia, anche a cura dell'Associazione nazionale partigiani, che hanno avuto - ha detto - "il solo fine di mettere in discussione il dramma delle Foibe con proiezioni di video dal titolo "La Foiba di Basovizza: un falso storico", "Norma Cossetto: un caso tutt'altro che chiaro", con testi firmati da chi in passato ha ricevuto contributi regionali per decine di migliaia di euro".
Il testo propone il blocco "di ogni contributo finanziario, patrocinio o concessione a beneficio di soggetti pubblici e privati che, direttamente o indirettamente, concorrano con qualunque mezzo a negare o ridurre il dramma delle Foibe e dell'Esodo e la loro valenza politica".
La mozione è stata votata dalla maggioranza e dal Movimento 5 stelle, mentre il Pd è uscito dall'aula, considerando il testo strumentale e di difficile applicazione. "Abbiamo deciso di non votarlo - ha detto il consigliere Igor Gabrovec - perché riteniamo che non aiuti il dialogo, e chiediamo invece di ripartire dal testo elaborato dalla Commissione storico-culturale italo-slovena nel 2000, che prende in considerazione un periodo più ampio e rappresenta un contributo equilibrato sulla storia di queste terre".
Il consigliere ed ex sindaco di Udine Furio Honsell ha invece appoggiato la mozione "per mettere la parola fine alle strumentalizzazioni", mentre Andrea Ussai, del Movimento 5 stelle, ha auspicato che si possa "arrivare a una verità condivisa e che ci possano essere momenti di confronto per superare ogni divisione".
Alessandro Martegani