La notizia dell'esclusione della Kappa Vu dal salone del libro di Torino perché probabilmente "politicamente non gradita", circolava da qualche giorno, ma la conferma "istituzionale" è arrivata con l'interrogazione del consigliere di Open Fvg Furio Honsell che ha chiesto lumi alla regione, che partecipa al salone con un suo stand, che non vedrà la presenza della famosa casa editrice friulana.
"Considerando che la Regione si pone come obiettivo principale proprio quello di dare spazio in questa occasione alla cultura regionale, non posso non chiedermi come proprio la Kappa Vu sia stata esclusa da questa opportunità", ha scritto Honsell elencando poi il lavoro fatto in questi anni da questa realtà editoriale, le cui pubblicazioni hanno sollevato dibattiti, spesso molto accesi, soprattutto sui temi legati alla seconda guerra mondiale e al periodo posteriore ad essa sul confine orientale. A detta del consigliere l'esclusione potrebbe essere stata motivata dall'applicazione "della mozione in cui si sospendeva qualsiasi contributo finanziario o concessione a beneficio di soggetti che concorrano a negare o ridurre il dramma delle Foibe e dell'Esodo". In questo caso secondo lui si tratterebbe di un precedente molto pericoloso perchè vorrebbe dire silenziare qualsiasi visione divergente da quella "ufficiale" delle vicende di quel periodo.
A rispondergli ci ha pensato immediatamente il deputato di Forza Italia Roberto Novelli che ha definito alcune pubblicazioni della Kappa Vu come "libri di chiaro stampo riduzionista sul dramma delle foibe e dell’esodo che hanno tutto il diritto di essere editi, ma che non possono pretendere di far parte della vetrina del Friuli Venezia Giulia in un evento così importante come il Salone di Torino".
La polemica sicuramente non si fermerà qui anche se diventa difficile che ci sia una marcia indietro da parte della regione.
Barbara Costamagna