“Traditore della Lega e del Friuli, devi morire”. Le nuove minacce al Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga sono state trovate a Majano, sul muro esterno di un ex supermercato lungo la regionale 463.
Una scritta tracciata con la vernice nera che, oltre a definire il governatore un traditore della Lega e del Friuli, si conclude con una minaccia di morte e un insulto, e una stella a cinque punte. Visti toni e contenuti, la scritta è riconducibile alla posizione del governatore a favore dei vaccini dell'uso del Green pass.
Non è la prima volte che il Governatore della regione è fatto oggetto di minacce e scritte intimidatorie, sia sui muri sia online. Alcune settimane fa un episodio analogo aveva spinto le forze dell’ordine a mettere sotto scorta Fedriga, che anche questa volta ha ricevuto la solidarietà da parte delle forze politiche.
“Le scritte sui muri del supermercato a Tiveriacco di Majano con minacce al governatore Fedriga sono inaccettabili e segnalano che si è oltrepassato ogni limite”, dichiara in una nota l’europarlamentare e coordinatore regionale della Lega Marco Dreosto.
Anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Giuseppe Nicoli, ha condannato “l'ennesimo atto violento e intimidatorio nei confronti delle istituzioni in un clima d'odio che va arginato al più presto”.
"Nel condannare con la massima fermezza qualsiasi forma di violenza e d'intimidazione" ha scritto in una nota il Gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, esprimiamo "vicinanza e solidarietà al presidente Massimiliano Fedriga per le ennesime minacce ricevute".
Il Gruppo del Movimento 5 Stelle ha espresso solidarietà al Presidente della Regione: “Non ci stancheremo mai di ribadire come questo modo di agire sia vile e inaccettabile in un Paese civile e democratico”.
Il segretario regionale Pd Cristiano Shaurli ha ribadito “solidarietà a Fedriga così come a tutti i rappresentanti delle Istituzioni attaccati, minacciati o dileggiati, perché hanno dato il buon esempio vaccinandosi e promuovendo il vaccino, per sé stessi e per gli altri”.
La Coop Alleanza 3.0, società proprietaria dell’edificio, ha condannato fortemente l’episodio e ha fatto sapere che sta provvedendo a proprie spese alla rimozione della scritta, “lesiva della dignità della persona e contraria ai principi democratici, e valutando tutte le ulteriori azioni opportune”.
Alessandro Martegani