Appoggio confermato da Adesso Trieste, e ormai scontato anche dai 5 Stelle. Francesco Russo ha incassato i primi due sostegni nella rincorsa a Roberto Dipiazza, ma la corsa rimane comunque in salita.
Come confermato dal candidato sindaco e leader di Adesso Trieste, la lista civica capace di ottenere quasi il 9 per cento e 15 consiglieri fra comune e circoscrizioni alla sua prima competizione elettorale, il movimento ha indicato esplicitamente una preferenza per Russo, sia pur senza un accordo politico perché, hanno detto Laterza e Giulia Massolino, la seconda consigliera più votata al primo turno, il programma rimane alternativo sia al centro sinistra, sia al centro destra e a Roberto Dipiazza, sui cui però le critiche sono molto più severe, come conferma lo stesso Laterza. “Siamo convinti - ha detto - che in questo scenario vada fatta una scelta prettamente valoriale, quella cioè di evitare che ci sia un quarto mandato di Dipiazza, questa volta a trazione di estrema destra, con un partito come Fratelli d’Italia che peraltro ha candidato personaggi dichiaratamente fascisti nelle sue liste: si tratta di un livello minimo di civiltà che vogliamo contribuire a difendere”.
La decisione era stata proposta e votata dall’assemblea dei soci, un metodo che sarà seguito anche nell’ormai imminente esperienza in consiglio comunale, e che Adesso Trieste svolgerà in ogni caso dai banchi dell’opposizione, considerandosi alternativa anche al centro sinistra, con cui però sembra disposta a collaborare su punti specifici e rimane unita dai principi antifascisti, antirazzisti e per la parità dei diritti.
Russo intanto attende anche la comunicazione ufficiale del 5 Stelle: la candidata sindaca Alessandra Richetti aveva già espresso la volontà di appoggiare la coalizione con cui il movimento collabora già a livello nazionale, ma bisognerà vedere se i 5 Stelle chiederanno l’apparentamento, entrando in coalizione con Russo o si limiteranno a un’indicazione di voto. Senza l’accordo però il rischio, anche in caso di vittoria di Russo, è quello di rimanere fuori dal consiglio comunale.
Anche con i voti di Adesso Trieste e dei 5 Stelle, se i numeri rimanessero quelli del primo turno, il centro sinistra non riuscirebbe a colmare il gap con la coalizione di Dipiazza e la chiave ancora una volta saranno i tanti cittadini che non sono andati a votare, e gli indecisi, su cui le due coalizioni intendono lavorare in questi 10 giorni. La storia dice che nei ballottaggi votano meno persone: bisognerà vedere se gli assenti saranno di più da una o dall’altra parte.
Alessandro Martegani