Assicurare l’accesso alla Risiera di San Sabba alle persone con disabilità e rendere più funzionale il monumento sia per le grandi manifestazioni, sia per le visite e l’organizzazione di eventi culturali: è l’obiettivo della serie di lavori che interesseranno la Risiera di San Sabba di Trieste nei prossimi mesi.
All’esterno del complesso è già stato aperto un cantiere, che consentirà l’installazione di un ascensore per assicurare l’accesso ai piani superiori, dove ci sono uffici e aule per la lettura e le lezioni alle scolaresche. Sarà poi completamente rifatto il cancello d’ingresso al monumento, installata un’altra porta nella zona delle targhe (attualmente l’ingresso è coperto da un pannello), e reso agibile il secondo piano, che sarà usato come magazzino. Interventi saranno effettuati anche nella sala conferenze e negli uffici al piano terra, che saranno accessibili dall’esterno e anche in orari diversi dall’apertura della Risiera al pubblico. Il risultato, assicura l’assessora alle Politiche del Patrimonio Immobiliare Elisa Lodi, non dovrebbe cambiare l’impatto visivo del monumento:
“L’elemento più evidente – ha spiegato - sarà l’ascensore, che non avrà un grosso impatto perché sarà esterno, ma dietro il monumento, quindi di fatto non viene modificato nulla e i lavori non vanno ad appesantire o a modificare la struttura”.
I lavori dureranno almeno fino a giugno, ma non dovrebbero esserci problemi per la tradizionale manifestazione del 25 aprile. Il Comune, ha detto Lodi, farà in modo che non ci siano disagi: “Ci sarà ancora il cantiere, ma verrà sistemato in modo tale che si possano fare le celebrazioni in sicurezza e in tranquillità”.
Gli interventi costeranno in totale poco più di mezzo milione di euro, e saranno finanziati con fondi ministeriali destinati specificamente alla Risiera di San Sabba. Il piano è stato approvato dalla Commissione Risiera, di cui fanno parte, oltre al Comune, anche rappresentanti del governo italiano e della Comunità ebraica di Trieste.
Guardando più nel dettaglio la serie d’interventi, il lavoro più impegnativo sarà sicuramente la collocazione dell’ascensore, all’esterno della struttura, sulla via Rio Primario, con l’accesso però dagli uffici del piano terra: consentirà di raggiungere il primo piano, dove ci sono uffici e la sala lettura e consultazione, e anche il secondo piano, un’area attualmente inutilizzata ed esposta alle intemperie, dove sarà realizzato un magazzino per la conservazione dei cimeli.
Il portone sull’ingresso principale sarà completamente rifatto, pur conservando l’aspetto originale, e sarà realizzata una seconda porta sul varco di uscita nella zona targhe, passaggio attualmente chiuso da un pannello che viene rimosso in occasione dei grandi eventi per motivi di sicurezza. Prevista anche la realizzazione di un accesso dalla parte opposta, in via Rio Primario, e un intervento sulla sala lettura e sulla sala conferenze, per aumentane la capienza fino a 150 posti e consentire l’organizzazione di eventi culturali e convegni.
Alessandro Martegani