"Dichiarare l'ex caserma Cavarzerani zona rossa per contenere, fin da subito e con la massima efficacia, la diffusione dei contagi". A chiederlo il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla luce dei tre casi positivi individuati ieri tra i migranti ospitati nella struttura udinese.
Una notizia che ha allarmato le autorità locali che temono lo sviluppo di un focolaio. Critico l'assessore alla sicurezza del Comune di Udine Alessandro Ciani che ha parlato di abbandono da parte di Roma della regione dove gli arrivi di migranti continuano, creando, secondo lui, disagi e mettendo in questo caso in pericolo la salute pubblica.
Qualche giorno fa il Sindaco leghista di Udine, Pietro Fontanini, aveva inviato una lettera al Ministero degli interni chiedendo che si aumentassero i controlli ai confini, in linea con la strategia sui migranti regionale.
“Tagliano i fondi per l’accoglienza dei richiedenti asilo e sperano di cavarsela con lettere ai ministri oppure con ambigui appelli agli udinesi", ha commentato il segretario cittadino del Pd di Udine Vincenzo Martines, replicando all'assessore e ricordando che "è necessario un lavoro coordinato senza urla e slogan".
"I cittadini stranieri che, nel momento di entrare nel territorio italiano, richiedono asilo politico vengono sottoposti a un periodo di isolamento fiduciario della durata di 14 giorni, al fine di escludere la presenza di patologie connesse al covid-19. Durante questo periodo è prevista l'applicazione delle misure di distanziamento sociale, insieme alle altre misure organizzative e gestionali necessarie", ha chiarito l'ufficio rifugiati l'Ics, a rassicurazione del fatto che la situazione sanitaria in regione rimane sotto controllo.
Barbara Costamagna