Dopo settimane di alta tensione per il rischio di finire fra le regioni rosse, per la prima volta i dati sembrano avviare il Friuli Venezia Giulia verso un allentamento delle misure più restrittive.
Lo ha confermato anche il governatore Massimiliano Fedriga incontrando la stampa per il consueto punto settimanale sui dati in regione. “Abbiamo avuto 4.502 contagiati in più nella settimana appena passata - ha spiegato il governatore -, 915 in meno rispetto a quella precedente: è comunque un buon segno”.
Il dato non influisce direttamente sull'indice Rt per la definizione delle misure restrittive, ma la contagiosità si sta abbassando, tanto da far sperare concretamente in un passaggio della regione in zona gialla già a partire dalla prossima settimana.
Fedriga ha però anche sottolineato come questo andamento non debba far abbassare la guardia: “Se si concretizzasse il ritorno in zona gialla - ha detto il governatore - non sarebbe un 'liberi tutti', perché sappiamo quanto sia importante mantenere un comportamento responsabile e coerente con quelle che sono le regole per impedire la diffusione del contagio”.
“Il peso sui ricoveri in terapia intensiva e area medica è ancora significativo”, ha ricordato Fedriga, che non ha escluso provvedimenti regionali con nuove misure di prevenzione, ma senza penalizzare ulteriormente le attività economiche.
Il governatore ha poi sottolineato alcune novità nel campo della prevenzione e dei test sviluppate in Friuli Venezia Giulia, in particolare i risultati confortanti della sperimentazione degli esami che utilizzano un tampone attraverso la saliva, senza la necessità di una procedura invasiva per il prelievo e con margini di precisione ancora maggiori rispetto all'attuale sistema, ma soprattutto senza la necessità della presenza di personale sanitario, che sarebbe così disponibile per altre attività. L'uso di questo test salivare viene sperimentato nello screening in corso sugli abitanti del comune di Paularo.
Fra i risultati ottenuti dalla sanità regionale ha anche ricordato il “Protocollo Trieste” dell'Ospedale di Cattinara, che prevede l'uso del cortisone nella cura del Covid e ha dato buoni risultati, con riscontri internazionali, e l’uso di un farmaco antiparassitario, privo di effetti collaterali, che potrebbe fungere da profilassi per il Covid, inibendo l'esplosione della carica virale.
Fedriga e l’assessore alla salute Riccardi hanno poi confermato di aver consegnato al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, la relazione per il piano di vaccinazione contro il Covid- 9.
Non è mancata una nota sul tema delle vacanze di Natale e in particolare sull’apertura o meno degli impianti sciistici: per il governatore è necessario un accordo a livello europeo, per evitare che, chiudendo solo in Italia, con un danno economico per le località sciistiche, i cittadini italiani vadano a sciare all’estero, rischiando fra l’altro di riportare il contagio sulla penisola.
Alessandro Martegani