Nei tempi del coronavirus il Consiglio regionale ha fatto di necessità virtù, ed è entrato nell’era del voto on line a distanza.
L’assemblea del Friuli Venezia Giulia è la prima in Italia a riunirsi e a votare a distanza: la seduta si è infatti svolta in video conferenza consentendo a consiglieri e membri della giunta di partecipare ai lavori dai propri uffici e abitazioni, con la possibilità di votare.
I lavori sono stati aperti dal presidente da Piero Mauro Zanin che ha chiesto un minuto di silenzio alle vittime della pandemia da Covid-19: una “doppia tragedia - ha detto Zanin - di una morte senza il conforto dei propri cari, in totale solitudine”.
L’assemblea ha poi esaminato e votato il disegno di legge sull’Emergenza Covid-19, introdotto dalle relazioni del presidente della Giunta regionale Massimiliano Fedriga e dell’assessore alla salute Riccardo Riccardi.
Fedriga ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia abbia applicato con rigore, e finora con successo, le misure di contenimento: “Il rapporto fra positivi al Covid-19 rispetto alla popolazione e la mortalità – ha spiegato - dà evidenza di come il Friuli Venezia Giulia sia fra le regioni del Nord quella che ha una situazione migliore”. “La nostra Regione - ha aggiunto - ha sempre agito affinché fossero messe in atto misure contenitive forti, perché allo stato attuale le uniche azioni di contrasto al virus sono quelle di carattere restrittivo; non esiste, oggi, alcuna evidenza scientifica sull'efficacia di altri strumenti. L’obiettivo è quello di ridurre sempre di più il numero dei contagiati da positivo per uscire nel più breve tempo dall'epidemia”.
Fedriga ha poi sottolineato la necessità di provvedere all’approvvigionamento di attrezzature e di dispositivi individuali di sicurezza, costruendo una “capacità produttiva a livello nazionale per dare risposte alle esigenze del sistema sanitario, tenuto conto che la richiesta di forniture di dpi e di strumentazioni è ormai necessaria a tutti i Paesi”.
Sul possibile andamento dell’epidemia in Regione è intervento l’assessore Riccardi, che ha ipotizzato il raggiungimento del picco a metà aprile. “La previsione di un'evoluzione della diffusione epidemiologica è basata sul modello scientifico che tiene conto dei tre indicatori principali sotto esame e costantemente monitorati, contagi, terapie intensive e decessi – ha detto – e ci fa ritenere che i picchi arriveranno nei prossimi giorni”.
“A fronte di questa aspettativa è importante ribadire - ha proseguito Riccardi - che le rigorose misure di contenimento che il Friuli Venezia Giulia ha adottato tempestivamente, presentano un quadro regionale tra i migliori del Nord Italia con percentuali di contagio e di mortalità inferiori rispetto alle altre regioni”.
Oggi intanto i dati sulla regione hanno confermato un calo dei contagi registrati, con solo 21 positivi in più, che portano a 1.501 i casi totali in Friuli Venezia Giulia. L’area più colpita è quella di Udine con 524 casi, seguita da Trieste con 494, Pordenone con
383 e Gorizia con 91. I guariti in totale sono 102. Nove i decessi rispetto alla comunicazione precedente, che portano a 107 il numero complessivo di morti da Covid-19.
Alessandro Martegani