“Basta idiozie!” È stato un intervento accorato e duro quello del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che ha chiuso la conferenza stampa indetta per fare il punto sulla salita dei contagi che hanno visto un’impennata negli ultimi 10 giorni.
Come sottolineato da Fabio Barbone, il medico che guida la task force anti Covid in Friuli Venezia Giulia, la regione, e in particolare la città di Trieste, hanno registrato livelli sopra la media nazionale, già peraltro in risalita: 800 in una sola settimana nel capoluogo giuliano, che ormai ha una percentuale di contagi tre volte superiore rispetto al resto della regione, 340 ogni 100 mila abitanti, contro i 128 del Friuli Venezia Giulia. È già stato superato il primo livello di occupazione dei posti in terapia intensiva, il 10 per cento, e, dai tracciamenti effettuati, ben 93 persone sono state contagiate nel corso delle manifestazioni contro il Green pass e non sono vaccinate.
L’esperienza passata e l’analisi dei dati, ha detto l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi, “fanno prevede che in Italia e in particolare nella nostra regione ci sarà un aumento di contagi e ricoveri, anche se probabilmente non dei decessi”. Fra le cause dei questo andamento la stagione fredda, il movimento transfrontaliero da paesi che hanno dati e livelli di vaccinazione peggiori rispetto all’Italia, ma anche il mancato rispetto delle norme di prevenzione che vanno sempre seguite. Accanto al numero di vaccinati inferiore alla media nazionale, meno 5 per cento, una delle cause di queste cifre sono infatti anche le manifestazioni contro il Green pass, sulle quali si è concentrata l’attenzione di esperti e amministratori, che hanno voluto dare un segno di unità nella lotta alla pandemia e soprattutto contro le false informazioni, con una presenza di tutte le amministrazioni e delle categorie economiche nel corso dell’incontro. “Lasciare vivere gli altri” ha detto l’assessore Riccardi rivolto a chi manifesta senza rispettare le regole.

In quelle manifestazioni, è stato sottolineato, non viene rispettata alcuna precauzione: tante persone senza distanziamento, senza mascherine, che cantano e urlano a distanza ravvicinata, in gran pare non vaccinate, e che rappresentano una sorta di “tempesta perfetta”; i dati avvalorano questa lettura, portando la regione sull’orlo della zona gialla.
Per tentare di frenare il fenomeno, il prefetto Valenti, accanto alla regione e al Sindaco Roberto Dipiazza, sta preparando un’ordinanza che ribadisce l’obbligo di mascherina e distanziamento nel corso delle manifestazioni e di ogni assembramento, e prevede sanzioni pesanti per gli organizzatori che non rispettino le regole. Sarà poi interdetta ogni manifestazione in Piazza Unità, come già previsto per San Giusto, per evitare il ripetersi di episodi, ha detto il sindaco Dipiazza, “che mai mi sarei aspettato di vedere nella mia lunga carriera da sindaco”, e che hanno dato un’immagine della città e della regione che non corrisponde alla realtà.
Più che sull’ordinanza e sui provvedimenti strettamente sanitari, sia Fedriga, sia il prefetto Valerio Valenti sui sono però concentrati sulla necessità di non alimentare false informazioni e proseguire con la campagna vaccinale, l’unico modo per non ricadere nelle situazioni dello scorso anno. “Chi non vuole vaccinarsi non è obbligato – ha detto Valenti – ma deve lasciar vivere gli altri”.
Ancor più duro Fedriga che ha puntato il dito contro gli “squadristi da tastiera”, “persone che, anche ora mentre sto parlando, mi insultano e minacciano, ma sappiano che non mi fanno paura: mi fa paura il danno all’economia, al sistema sanitario, ai cittadini che hanno deciso di vaccinarsi, ma non quattro scemi che su internet minacciano e diffondono fake news”. I cittadini devono alzare la testa, ha aggiunto, e dire come stanno veramente le cose.

Fedriga, così come il sindaco Dipiazza, ha anche firmato pubblicamente la petizione “Appello a Trieste”, contro la visione dei no Green pass, avviata da Mitja Gialuz, docente e presidente della Barcolana, e Tiziana Benussi, avvocato e presidente della Fondazione CRTrieste, in cui si ricorda come “il vaccino restituisce la libertà di essere curati, di lavorare e di fare impresa, di studiare in classe e nelle Università, di coltivare i propri interessi e di riprendere una vita sociale, di fare sport e di viaggiare".
“Il vaccino funziona e ha pochissimi effetti collaterali, non è sperimentale perché ha superato tutte le fasi di controllo e chi dice il contrario dice idiozie – ha ricordato Fedriga-: non accetto – ha aggiunto - che la salute pubblica venga offuscata da un'ideologia folle, e lancio un appello a tutte le persone di buon senso, che devono iniziare ad alzare la voce e a farsi sentire, a far vedere che in Friuli Venezia Giulia e Trieste la maggioranza delle persone si sono sacrificate e si sanno mettere a disposizione gli uni degli altri”. “Il vaccino ci ha liberato: lo scorso anno eravamo chiusi la casa- ha concluso - e questo dobbiamo dirlo a tutti e con forza”.
Una posizione condivisa anche dalle categorie che temono ora una nuova stagione di chiusure e limitazioni con un danno per l’economia: “La pazienza è finita” ha detto il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti”, dobbiamo reagire subito per completare la campagna vaccinale, colpendo soprattutto chi diffonde false notizie.”
Alessandro Martegani