La curva dei contagi si sta appiattendo pur continuando la salita, i ricoveri sono alti ma stabili, ma a preoccupare in Friuli Venezia Giulia sono soprattutto i numeri dei ricoverati in terapia intensiva.
In sole 24 ore altre sette persone si sono aggiunte alle 70 già presenti nei reparti di terapia intensiva della regione, portando il numero totale a 77, pari al 44 per cento dei posti disponibili, una cifra ben lontana dal limite del 30 per cento previsto dal governo come soglia di sicurezza. Un nuovo dato record per la regione, tornata ai massimi livelli della pandemia, e che sta mettendo in crisi la struttura sanitaria,
L’altro aspetto problematico per il Friuli Venezia Giulia, entrato da tre giorni in fascia rossa, è quello dei decessi: sono stati 15 nelle ultime 24 ore, con la regione prima nella poco invidiabile classifica d’incidenza di morti in relazione alla popolazione.
L’amministrazione regionale ha annunciato una nuova operazione per rendere disponibili 200 posti letto Covid aggiuntivi per far fronte a un eventuale aumento di ricoveri, mentre si attende la ripresa delle prenotazioni per la somministrazione dei vaccini AstraZeneca, sospese anche in Friuli Venezia Giulia in via precauzionale.
Lo stesso governatore Massimiliano Fedriga, pur ritenendo doveroso fare dei controlli, ha ribadito che non si può ignorare il fatto che nel Regno Unito siano state immunizzate 12 milioni di persone "senza che si siano registrate criticità allarmanti". Fedriga ha anche ribadito come le vaccinazioni debbano procedere seguendo prioritariamente il criterio delle fasce più fragili, essendo soprattutto le persone anziane con patologie pregresse a rischiare maggiormente il ricovero e le cure intensive.
Il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha poi annunciato delle vaccinazioni di massa su persone ultraottantenni a Gorizia, Tolmezzo e Codroipo, con l’obiettivo di vaccinare più di mille cittadini nella giornata di domenica.
Alessandro Martegani