“I 34 Comitati provinciali e le 25 delegazioni che rappresentano l’ANVGD sul territorio con le altre associazioni della diaspora adriatica, intendono portare una loro presenza simbolica e dunque saranno rappresentate all’incontro di Basovizza”. Lo rileva Renzo Codarin, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, salutando il gesto dei due capi di stato. “Chi si autoesclude o lavora, ancora una volta, per creare divisioni, polemiche e contestazioni può continuare a bearsi nel suo individualismo improduttivo e sterile” scrive ancora Codarin ricordando che “a dieci anni dal Concerto dei tre presidenti si andrà a compiere una nuova tappa nel percorso di riconoscimento delle reciproche sofferenze che hanno caratterizzato il secolo breve in queste terre”.
Ricordiamo che nel calendario dell’incontro triestino del 13 luglio prossimo tra Mattarella e Pahor, oltre che alla restituzione del Narodni Dom alla comunità slovena, figura pure una loro visita a Basovizza dove renderanno omaggio alle vittime delle foibe e agli antifascisti sloveni fucilati.
“Alcune tappe hanno dato adito a polemiche dall’ una e dall’ altra parte del confine” constata Codarin, che pur consapevole delle numerose questioni ancora aperte rileva l’importanza morale del gesto. “Sarà reso omaggio ad un luogo simbolo per l’italianità adriatica, un luogo in cui triestini, goriziani ed esuli istriani, fiumani e dalmati hanno ricordato i loro morti a prescindere da dove siano stati uccisi, infoibati o sepolti”.
Lionella Pausin Acquavita