Quattro incendi nel giro di due giorni, e in una zona già martoriata dalle fiamme la scorsa estate. A Monfalcone ritorna la paura degli incendi boschivi dopo le fiamme divampate nel Monfalconese nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica.
L’ultimo incendio era stato segnalato sul Carso, nel territorio comunale di Monfalcone, ed è stato rapidamente controllato dalle squadre dei Vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile intervenuti sul posto. Gli altri tre roghi, anche questi non estesi, si erano sviluppati sabato.
Si è trattato di quattro incendi in rapida successione e ci sono pochi dubbi sul fatto che le cause siano dolose. Sul posto infatti, sono stati rapidamente identificati i punti di origine delle fiamme, che sarebbero state appiccate da qualcuno: o un escursionista imprudente, o, molto più probabilmente, un piromane, che avrebbe appiccato il fuoco con un accendino o uno strumento simile.
Le Guardie forestali che hanno eseguito i rilievi sporgeranno denuncia alla Procura di Gorizia con l’ipotesi di incendio doloso.
In tutti i casi i danni sono stati limitati ad aree ristrette, ma la vicinanza degli inneschi alle aree abitate anche con la ferrovia ha riportato alla memoria il disastro della scorsa estate, rimasto senza responsabili noti, e fatto preoccupare sia le forze dell’ordine sia la cittadinanza.
Forze dell’ordine e Guardie forestali sono costrette a sorvegliare le aree boschive praticamente per tutto l’anno, mentre fino a poco tempo fa l’allerta era limitata ai periodi estivi.
Alessandro Martegani