Inizia in salita l’esperienza di Ugo Rossi in Consiglio Comunale. L’ex candidato sindaco del movimento no vax 3V, e neoconsigliere comunale, era stato convocato, come tutti gli altri eletti, a palazzo Cheba per il ritiro della documentazione e avviare le procedure per l’insediamento, ma è stato bloccato sulla porta del palazzo comunale da cinque agenti della polizia municipale, che evidentemente lo stavano attendendo sapendo che non avrebbe esibito il Green pass.
Come di consueto è scattata immediata la diretta Facebook, anche se in questo caso è stata più misurata rispetto a quella dello scorso settembre, in cui Ugo Rossi si era scontrato con dei carabinieri, venendo arrestato per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, accuse di cui aveva risposto di fronte a un giudice proprio ieri.
Rossi si è avvicinato agli agenti e ha chiesto per quale motivo non gli fosse consentito di salire le scale del comune e in base a quale norma, domande a cui i poliziotti, evidentemente già preparati alle possibili obiezioni dell’esponente 3V, hanno risposto esibendo la normativa sul Green pass e ribadendo che l’accesso non è consentito, nemmeno ai rappresentanti eletti, senza la certificazione.
Rossi ha sostenuto che, a suo dire, si tratta di un’impostazione contraria ai regolamenti europei, che prevedono il Green pass solo per gli spostamenti fra stati, ma la polizia è stata irremovibile. Rossi, dopo aver chiesto che cosa sarebbe successo se avesse tentato di salire le scale in ogni caso, ha rinunciato, su consiglio di un legale presente accanto a lui, e si è diretto in questura per denunciare l’accaduto.
Questa potrebbe essere la prima di una serie di controversie fra le autorità e chi, come Ugo Rossi, ma anche il consigliere comunale di Gorizia Franco Zotti, allontanato nei giorni scorsi dalla seduta del Consiglio perché sprovvisto di Green pass, ritiene illegittima la normativa che impone la certificazione anche agli eletti.
Alessandro Martegani