Arriva dal mare, su una barca scortata dalla Guardia Costiera Matteo Salvini, una circostanza che, dopo il riacutizzarsi della crisi nella gestione dell’immigrazione, non è sfuggita a molti giornalisti che attendevano sulla banchina del Molo quarto l’arrivo del Ministro delle infrastrutture.
Matteo Salvini è giunto a Trieste per visitare le strutture portuali e la Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia, ma anche per sostenere il governatore Massimiliano Fedriga nella corsa alla riconquista della regione. Per ora le distanze maturate fra i due nel corso della pandemia e sulla linea politica del Carroccio sembrano essere state messe da parte, nell’interesse del centro destra: i due parlano ai giornalisti insieme, e lo stesso Fedriga viene più volte chiamato in causa da Salvini che, con una piccola concessione allo stile del Capitano prima maniera, indossa giacca e cappello della Guardia Costiera.
Il leader della Lega si è detto fiducioso sulla vittoria di Fedriga e del centro destra, anche se, ha aggiunto invitando i cittadini ad andare votare per il centro destra, “non c’è nulla di scontato”, e bisogna che tutti esprimano la propria preferenza, anche per la lista Fedriga che, assicura Salvini, non porterà via voti alla Lega. “A me basta vincere: se il governatore Fontana della Lega è stato riconfermato il 54 per cento, io sono felice, se abbiamo vinto in regione Lazio io sono felice, se la Lega ha aumentato i voti rispetto a quattro mesi fa sono felice, così come – ha aggiunto, provocando probabilmente qualche pensiero scaramantico da parte di Fedriga - se Massimiliano Fedriga sarà confermato superando il 60 per cento, getto un numero a caso, sono felice. Il problema c'è l’ha chi perde e non chi vince”.
Non poteva mancare il tema dell’immigrazione e della rotta balcanica, su cui però Salvini sembra aver moderato i toni della sua precedente esperienza di governo come Ministro degli interni. “È fondamentale l'intervento dell'Europa – ha detto - , l’Italia non può essere lasciata da sola. Questo vale per Trieste, vale per Ventimiglia, e vale per Lampedusa. Io indosso con orgoglio giubbotto e cappellino della Guardia Costiera, e ricordo con imbarazzo, per chi le ha pronunciate, le frasi di attacco e calunnia nei confronti di donne e uomini che rischiano la vita per salvare vite. L'Italia non può essere lasciata da sola. Noi salviamo vite ma non possono essere solo gli Italiani, i sindaci italiani, i cittadini italiani a pagare per l'accoglienza: questo vale via terra e via mare, e spero che a Bruxelles l’abbiano capito”.
Salvini ha risposto anche a una domanda sulle coppie gay e il riconoscimento dei figli, dopo la bocciatura da parte della commissione del Senato del regolato sul certificato di filiazione. “Ognuno è libero di vivere la sua sessualità come vuole, dove vuole e quando vuole. A me basta che non si metta in discussione il fatto che la mamma si chiama mamma, che il papà si chiama papà e che il bimbo viene al mondo se ci sono una mamma e un papà. Domenica 19 marzo non è la festa del genitore 2, che poi non capisco perché il papà debba essere necessariamente il genitore 2, domenica è la festa del papà".
Alessandro Martegani