Sono stati utilizzati anche i droni per controllare e scoprire i lavoratori irregolari nell’area di Pordenone e Udine.
L’operazione è stata eseguita dalla Guarda di Finanza e dall’Ispettorato del lavoro di Pordenone e Udine, che, in occasione dell’aumento delle attività nei campi e dei lavoratori stagionali, hanno messo in atto una serie di controlli nelle aziende agricole della regione.
Spesso i lavoratori impiegati vengono forniti da società gestite da cittadini stranieri, che per battere la concorrenza offrono paghe bassissime e senza alcuna tutela e registrazione.
Dopo una prima valutazione del territorio, sono dunque scattati i controlli sia a terra sia tramite i droni, con particolare attenzione ad appezzamenti sui quali, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, “era evidente una diffusa presenza di lavoratori intenti nelle lavorazioni agricole tipiche di questa stagione: la messa in campo delle barbatelle, la coltivazione d’uva e la raccolta degli asparagi”. Dopo aver monitorato la situazione e identificato le persone presenti nei campi, sono stati scoperti ben 23 lavoratori “in nero” in quattro aziende agricole; tre erano immigrati irregolari e altri 4 richiedenti asilo.
In una di queste quattro imprese tutti i lavoratori erano totalmente irregolari, ma anche nelle altre tre sono state riscontrate inadempienze su più del 50 per cento della forza lavoro. Per tutte e quattro le imprese è stata disposta la sospensione dell’attività.
Le Fiamme Gialle hanno sottolineato come la tecnologia utilizzata per selezionare gli obiettivi, si sia rivelata, in questo caso fondamentale per individuare i campi maggiormente affollati e soggetti a controlli.
Alessandro Martegani