Per il Presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia “Questo evento dimostra che possiamo rispettare le nostre diversità. Bisogna, nel rispetto reciproco, andare avanti. Se il presidente della Repubblica me lo avesse chiesto, io sarei andato anche al monumento ai 4 fucilati sloveni: la giornata di oggi riguardava i rapporti fra i due paesi, senza guardare alle questioni locali”.
“L’omaggio alla Foiba per noi era un passo che passa sopra tutte le polemiche, e l’omaggio di Mattarella ai monumento dei 4 fucilati è un gesto di grande rispetto verso la Slovenia. Con oggi si apre una nuova pagina nei rapporti far i due paesi e fra le comunità degli esuli”.
“I due presidenti hanno dato un grande segnale, anche agli storici nostalgici della Jugoslavia, e credo ora si possa ragionare sulla storia senza gli occhi foderati dall’ideologia. Inviteremo anche il presidente croato alla Foiba, e per noi sarà logico andare anche nei luoghi dove il fascismo ha creato disastri, anche in Slovenia”.
Riguardo le divisioni far gli esuli, Codarin ha poi ridotto i contrasti delle ultime settimane a proteste” di due associazioni localizzate a Trieste”.
(red)