Reddito di cittadinanza, ma anche i rapporti con il Pd e la recente bocciatura da parte della commissione del Senato del regolamento sul riconoscimento dei figli delle coppie e gay. È stato un passaggio con più temi quello di Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponete di punta del Movimento 5 Stelle, giunto questa mattina a Trieste per sostenere i candidati grillini e la candidatura di Massimo Moretuzzo per il centro sinistra.
In Friuli Venezia Giulia 5 Stelle e centro sinistra avevano trovato un accordo su un candidato comune prima dell’arrivo Elly Schlein alla segretaria del Pd, e la nuova leadership potrebbe teoricamente rafforzare l’intesa fra le due aree, anche a livello nazionale, anche se Fico, pur non chiudendo al porta al Pd, sembra prudente su questo punto. “Abbiamo già detto in passato che auguriamo un buon lavoro a Elly Schlein, ma poi dovremo vedere come tutte queste tematiche verranno declinate all'interno del Pd e sui territori, perché non sarà facile. Noi abbiamo delle tematiche importanti, e le portiamo avanti con coerenza e con identità”.
La critica al governo Meloni è comunque netta, a partire dalla decisione di smantellare il reddito di cittadinanza, una delle bandiere programmatiche del Movimento 5 Stelle, ribadita anche nel corso dell’incontro di Trieste. Fico ha definito il governo Meloni “miope” perché “come primo atto attacca i più deboli e quelli più in difficoltà, attaccata i più deboli del Sud Italia e attacca i più deboli del Friuli Venezia Giulia sottraendo risorse al reddito”. “È una vergogna. Lo cambia, poi fa la MIA (Misura d’Inclusione Attiva n.d.r.): è un governo confuso che sta costruendo tassello per tassello un attacco alle persone più in difficoltà, a partire dal Friuli Venezia Giulia”.
Uno dei punti su cui c’è intesa è quello dei diritti delle famiglie con genitori allo stesso sesso, su cui organizzazioni come da Arcigay e Famiglie Arcobaleno hanno promosso oggi una manifestazione a Milano con l’adesione del Pd e anche dei 5 Stelle. Per Fico, la bocciatura da parte del centro destra del Regolamento Europeo sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali da parte della commissione del Senato rappresenta una frenata sul tema dei diritti civili. “Io credo che il voto in commissione sia un grande passo indietro da parte del Parlamento italiano rispetto all'Europa. Noi siamo stati i primi in Italia, a Torino con la sindaca Chiara Appendino, a fare i registri e le trascrizioni dei figli delle famiglie omogenitoriali. Anche la legge presentata da Alessandra Majorino e ora ripresentata con Chiara Appendino è un atto importante. Noi su queste tematiche ci siamo, e anche alla manifestazione di oggi saranno presenti proprio Chiara Appendino e Alessandra Majorino in rappresentanza di tutto il Movimento”.
Alessandro Martegani