Proprio mentre le cronache si riempiono di casi di microcriminalità, come furti, rapine e risse, e con l’arrivo della stagione turistica il traffico di Trieste è sempre più intenso e di difficile gestione, tre mozioni dell’opposizione hanno portato questo due temi in Consiglio Comunale.
Contrasto alla criminalità e gestione del traffico sono stati infatti i temi al centro della seduta della sesta Commissione, aperta dalla discussione su una mozione presentata dal consigliere del Pd Luca Salvati, che chiedeva in particolare al Sindaco d’impegnarsi a sostenere un rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine in città, ma anche il ripristino del vigile di quartiere, e l’avvio di un programma di educativa di strada.
Per Salvati “occorre riportare la Polizia locale alle funzioni originarie”, lasciando alle Forze dell’ordine i compiti di polizia giudiziaria, che però va rafforzata, visto che a fine anno si calcola che in Questura saranno 140 le vacanze in organico.
A Salvati ha risposto l’assessora alle politiche della sicurezza Caterina de Gavardo, che ha assicurato che in ogni occasione l’amministrazione fa presente la necessità di nuove risorse sul fronte della sicurezza, ma anche come la Polizia locale sia già presente sul territorio con i distretti e le sezioni specializzate, strutture che per De Gavardo rendeono di fatto superata la figura del vigile di quartiere. “C’è il nucleo di prossimità – ha spiegato - che raccoglie l’eredita dei vigili di quartiere, è operativo nelle aree in cui ci sono dei complessi Ater, e agisce anche come ufficio mobile”.
“Riguardo l’educativa di strada – ha aggiunto - la Polizia locale parla già tanto di legalità ai giovani, nelle scuole, con lezioni su bullismo, prevenzione del rischio, educazione stradale: su questo punto c’è massima attenzione”.
Lo stesso presidente della Commissione, Salvatore Porro, ha però sottolineato come un aumento degli organici delle forze dell’ordine sia auspicabile, anche se si tratta di cifre non indifferenti: “Per riuscire a pattugliare le strade di notte ad esempio – ha detto - servirebbero 500 uomini e donne in più”.
I problemi della gestione del traffico e della difficoltà di parcheggio per i residenti, sono stati invece sollevati dalle mozioni dei consiglieri Riccardo Laterza di Adesso Trieste e Giovanni Barbo del PD. Laterza ha in particolare evidenziato 12 punti che consentirebbero di porre rimedio e gestire una situazione che si fa sempre più difficile, sia per l’aumento del turismo, sia per l’elevato numero di auto, “A Trieste ci sarebbero 140 mila auto che passano gran parte della loro vita parcheggiate in strada”.
Fra le proposte, agevolazioni sulle tariffe di parcheggio per i residenti nel centro storico, un’interazione con Federalberghi per gestire la situazione dei mezzi dei turisti, lo sviluppo del car sharing, la realizzazione di parcheggi di scambio serviti da mezzi pubblici, l’uso dei parcheggi dei supermercati di notte, una politica di disincentivazione delle soste di lungo periodo in strada, ad esempio istituendo con regolarità il lavaggio strade.
L’assessore alle Politiche del territorio, Michele Babuder, ha ammesso che quello dei parcheggi, che ha anche conseguenze sul traffico, rappresenta un tema reale: “Trieste attira un turismo crescente – ha detto -, ed è un bene, ma paradossalmente il rischio è che molti decidano di abbandonarla a causa del traffico”.
Al momento però, ha spiegato, non c’è la disponibilità economica per fare nuovi parcheggi, e c’è anche difficoltà nel realizzare dei cartelloni informativi all’ingresso della città con le diponibilità in tempo reale, visto che una sola società di gestione in città dispone di queste informazioni.
Il tema è stato ripreso anche dalla mozione di Barbo, che chiedeva d’implementare le indicazioni sui parcheggi, maggiori collegamenti fra le zone limitrofe della città e il centro, ma anche maggiori posti per le bici nei pressi delle scuole per educare i giovani all’uso della mobilità sostenibile. “Il turismo e le esigenze dei cittadini non sono in contrapposizione - ha detto - ma vanno trovate delle soluzioni”.
Babuder ha confermato che si punta a utilizzare il parcheggio del Porto vecchio come punto di scambio, ma al momento non è nemmeno ben segnalato: a breve sarà migliorata la segnaletica, ma occorrerà realizzare delle fermate di autobus più vicine o addirittura una nuova linea attraverso l’antico scalo.
In chiusura è giunto anche l’appello dell’assessora De Gavardo ai cittadini che, pur in una situazione oggettivamente difficile per quanto riguarda la disponibilità di parcheggi, dovrebbero rendersi conto che lasciare la macchina in posizioni irregolari crea disagi a tutti: automobilisti, mezzi pubblici e pedoni. Solo nel 2023, ha detto, sono state elevate più di 50 mila contravvenzioni per sosta irregolare, a riprova che su questo fronte va fatta una seria operazione di educazione civica alla cittadinanza.
Alessandro Martegani.