Trieste e il suo porto potrebbero diventare il punto di riferimento in Europa per i traffici con l’area indo-pacifica e fare concorrenza a colossi come il porto di Rotterdam.
Lo afferma un articolo dedicato al capoluogo giuliano pubblicato su “The National Interest”, una rivista online dedicata ai temi della difesa e dell’economia.
Nel pezzo, firmato dal presidente del Free & Open Indo-Pacific Forum Kaush Arha, e da Paolo Messa, membro dell'Atlantic Council, e ripreso anche dall’agenzia Ansa, si sottolinea come “la città portuale italiana all'estremità del Mare Adriatico, sia un collegamento fondamentale nell'espansione commerciale ed economica dell'Europa verso la regione dell'Indo-Pacifico”. “La vicinanza di Trieste alle principali città europee come Vienna, Monaco e Milano, - aggiunge - insieme al suo accesso senza pari al cuore industriale europeo del nord Italia, Germania, Svizzera, Austria e parti dell'Europa orientale, lo posiziona come il principale centro commerciale europeo per il commercio orientale” e “rende la città essenziale per ancorare il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC), presentato al vertice del G20 del 2023 in India”.
Trieste potrebbe essere fondamentale per il commercio dell'Europa con l'Indo-Pacifico, spiegano i due autori, “quanto Rotterdam lo è per l'Atlantico, rafforzando gli interessi degli Stati Uniti, dell'Europa e delle nazioni dell'Indo-Pacifico”.
Nel pezzo si sottolinea anche come la rinascita di Trieste sia in gran parte dovuta alla storia recente e al presidente del Porto, Zeno D'Agostino, e come, in occasione della presidenza italiana del G7, sia fondamentale consolidare e far avanzare l’area di Trieste e Monfalcone modernizzando le infrastrutture stradali e ferroviarie, e fornendo incentivi fiscali nazionali e locali e concessioni per promuovere l'industria cantieristica nazionale del Paese.
Alessandro Martegani