Un pranzo in un ristorante clandestino, una grigliata sul carso, una bevuta al bar nonostante in divieti: sarà per la complessità di norme differenti da zona a zona, emanate, poi ritirate e spesso interpretabili, sarà per lo scarso senso del rispetto delle regole, sta di fatto che nell’area di Trieste e in regione, nelle prime giornate “arancioni”, le infrazioni sembrano esser state molte di più rispetto al primo lockdown.
Sabato, ma anche domenica e lunedì, le strade del centro erano insolitamente trafficate: sabato sera a Trieste, fino alle 18:00, sembrava quasi di essere all’antivigilia di Natale, di uno normale però, con i marciapiedi affollati e grupponi di decine di persone che attendevano per attraversare i passaggi pedonali lungo i viali della città.
Folla, fatte le debite proporzioni, anche sul carso: nessuno, probabilmente anche chi di solito rimaneva a casa, ha voluto rinunciare alla passeggiata, forse temendo che fra poco potrebbe esserci una restrizione anche su questo, e così i sentieri dell’altopiano sono diventate delle strade frequentate da “walkers”, “runners”, “bikers”, famiglie e animali al seguito.
La sensazione è che si cerchi di sfruttare al massimo le possibilità e gli spazi consentiti, e che, in fondo, non ci sia più quella consapevolezza e unità che aveva contraddistinto i comportamenti degli italiani nella prima ondata.
Non manca chi si è spinto oltre, e le regole le ha proprio violate: accanto alle decine di contravvenzioni contestate a cittadini isolati fermati durante il coprifuoco, o pescati senza la mascherina, ci sono stati veri e propri ritrovi clandestini.
È il caso del locale del centro di Trieste in cui sono stati trovati dalla Polizia dieci avventori che banchettavano assieme, nonostante l’obbligo di chiusura prevista dall’area arancione. I Carabinieri sono invece intervenuti domenica, in un appartamento dove si stava svolgendo una festa che violava il divieto di assembramento, e pagata molto cara visto che sono state elevate dieci sanzioni da 400 euro.
Una ventina di persone sono state fermate domenica mentre stazionavano fuori e dentro a un bar, ora chiuso per cinque giorni, consumando delle bevande sul posto. Multe anche per la grigliata a Basovizza, dove venti persone sono state trovate a banchettare all’interno dei locali di un’associazione culturale, così come in un'osmizza del carso dove il titolare e altre quattro persone stavano bevendo in allegra compagnia, perlomeno fino all'arrivo della polizia.
Alessandro Martegani
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