Foto: MMC RTV SLO/Blaž Plut
Foto: MMC RTV SLO/Blaž Plut

L’Ufficio scolastico regionale ha precisato diverse volte che non vi è stata alcuna partecipazione alla decisione di ridurre l’organico, ma che semplicemente si è dovuto applicare il decreto ministeriale, già approvato dalla Corte dei conti. “La riduzione anche di soli due posti, per una comunità piccola come quella slovena, comporta un danno notevole; a tali posti si presuppone che seguiranno altre perdite, in primis quelli di due dirigenti scolastici, perché la strada intrapresa è quella dell’accorpamento degli istituti”. Queste sono state le parole di Previti a seguito del suo incontro con la direttrice dell’Ufficio, Daniela Beltrame, e Igor Giacomini, direttore dell’Urs per la lingua d’insegnamento slovena. “Come UIL Scuola”, ha continuato Previti, “riteniamo che tutti i posti di lavoro sono importanti, specialmente nelle scuole della Comunità slovena”. Proprio per questo, vi è un’estensione della tutela a tutto il mondo della scuola, ha evidenziato il segretario, perché laddove ci sono minoranze linguistiche, “anche le scuole italiane possono mantenere l’autonomia con un numero minore di 800 alunni”. Previti ha sottolineato che per questo motivo vogliono portare avanti la loro causa al ministero dell’Istruzione “per rivedere la soppressione dei due posti di direttore dei servizi generali e amministrativi negli istituti sloveni, perché ricade a cascata su tutti gli altri istituti scolastici”.

B.Ž.