Nuovo partner europeo per la piattaforma logistica portuale di Trieste. HHLA, operatore terminalistico di Amburgo è diventato azionista di riferimento. La realtà tedesca entra così nel capitale e delinea la creazione di un gruppo leader in Europa.
Un terminal a servizio del sistema mare-ferrovia dei paesi dell'Europa centro orientale, con l'obiettivo di integrare le reti logistiche e portuali dal nord al sud Europa. L'operatore tedesco HHLA, sottoscriverà inoltre un aumento di capitale, tanto da diventare primo azionista della Piattaforma Logistica di Trieste, una delle più grandi opere marittime costruite in Italia negli ultimi 10 anni. Il nuovo partner tedesco ha sede ad Amburgo, primo porto ferroviario del continente e terzo porto europeo dopo Rotterdam ed Anversa, conta oltre 6.300 dipendenti e movimenta 7,5 milioni TEU di container.
L’accordo sottoscritto con HHLA potrà garantire alla nuova area portuale la presenza di un investitore capace di garantire l’apporto finanziario necessario allo sviluppo dell’infrastruttura ed in grado di convogliare a Trieste le grandi opportunità di scambio esistenti tra Europa e Far East.
Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, ha sottolineato che l’Authority giuliana non è parte attiva dell’accordo, ma l'Ente che avrà il compito di verificare tutti gli step autorizzativi e attuativi che ne seguiranno. Il presidente D'Agostino sottolinea il valore epocale dell’operazione: “Questo è il traguardo atteso da decenni in cui nord e sud Europa fanno sintesi dal punto di vista portuale e strategico, in un’alleanza che unisce Italia e Germania. Evidentemente Trieste, primo porto d’Italia per volumi totali e traffico ferroviario, ha nel destino le sue radici storiche, con questo investimento sulla piattaforma logistica, ritrova appieno il bacino naturale di sbocco Centro-Nord europeo che già in passato ha fatto grande il porto franco“.
Va inoltre rilevato, dal punto di vista portuale, che sull’ex area a caldo della Ferriera si svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola, che potrà accogliere treni completi da 750 metri, nonché uno snodo autostradale diretto sulla Grande viabilità.
Davide Fifaco