La firma dell'atto che restituisce il Narodni Dom è stato il momento culminante dellla visita dei presidenti Borut Pahor e Sergio Mattarella. "Oggi - ha detto il presidente Pahor parlando nella sala della prefettura di Trieste - viviamo una gioia immensa: dopo100 annoi il Narodni dom viene restituito agli sloveni, si tratta di un evento storico, giustizia è stata fatta".
"Oggi - ha aggiunto - è un giorno di festa perché stiamo a celebrare insieme Italia e Slovenia. La restituzione del Narodni dom sembra un gesto scontato ma non lo è: la restituzione è frutto dei nostri impegni condivisi e degli sforzi che si sono intessuti in un’armonia di fiducia reciproca. Ora iviamo quei sogni proibiti che si sono avverati, come se dopo 100 anni tutte le stelle si fossero allineate, ma non l’hanno fatto da sole, siamo stati noi".
"Pochi posti al mondo - ha pioi aggiunto - hanno visto così da vicino l’inizio e la fine della Seconda guerra mondiale".
"L’atto di oggi è un passo di speranza fra le nostre due nazioni - ha concluso - e per tutti i popoli: questo atto è talmente grande, che non riguarda solo Slovenia e Italia, ma l’Europa intera".
Anche il presidente Mattarella ha sottolineato i rapporti di vicinanza fra Italia e Sliovenia e come la firma celebri "quei valori comuni di libertà, democrazia e pace: oggi qui a Trieste - ha aggiunto - con la presenza dell’amico Borut Pahor viviamo una data importante nella logica delle culture che segnano queste arre di confine".
(Red)