Creare una “Valle dell'idrogeno transfrontaliera” con l’obiettivo di fare della Macroregione alpina la prima area europea a zero emissioni di carbonio.
È il progetto annunciato dall’assessora regionale alla ricerca, istruzione e formazione Alessia Rosolen, intervenuta in videocollegamento ai lavori dell'Assemblea generale di Eusalp 2021, organismo creato all’interno dell’Unione europea nel 2013 per promuovere una gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali e culturali della regione alpina, costituita da 48 Regioni, appartenenti a cinque Stati dell’Unione europea, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia, più Svizzera e Liechtenstein, con una popolazione totale di quasi 80 milioni di persone.
Il Friuli Venezia Giulia ha detto Rosolen, condivide la priorità della Presidenza italiana Eusalp 2022 di rendere la Macroregione alpina la prima area europea a zero emissioni di carbonio, contribuendo a conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione concordati a livello europeo per il 2030 e 2050.
Fra i progetti sviluppati all’interno del recovery plan, c’è anche la produzione di idrogeno verde, e la realizzazione di una “Valle dell'idrogeno transfrontaliera” in collaborazione con le nazioni confinanti.
Nel progetto sono state coinvolte le istituzioni scientifiche della regione, in collaborazione con Slovenia e Croazia, con cui il Friuli Venezia Giulia lo scorso novembre ha siglato una lettera di intenti per consolidare la cooperazione nel settore della produzione di energia ecologica, come l’idrogeno. Il Friuli Venezia Giulia è stata inoltre fra le prime regioni italiane, con Lombardia e Piemonte, ad aderire alla Lettera di intenti del giugno 2021 per la cooperazione nel campo delle soluzioni a base di idrogeno, soprattutto nel campo della mobilità sostenibile.
Proprio il Friuli Venezia Giulia ospiterà, nel maggio del prossimo anno, anche la Digital Alps Conference 2022, che sarà un’occasione per fare il punto sui processi di trasformazione digitale del territorio alpino.
Alessandro Martegani