Finora rimane fissata in Viale XX Settembre l’organizzazione della fiera di San Nicolò, ma quello che avrebbe dovuto essere un atteso ritorno dopo un anno di pausa dovuto alla pandemia, rischia di trasformarsi in una nuova polemica fra il Comune e i commercianti della storica via di Trieste.
Dopo l’entrata in vigore delle norme sul Green pass infatti, bar e ristoranti, molto numerosi nel viale ormai quasi totalmente pedonale, hanno allargato le aree all’aperto, e contano di utilizzare i dehors anche nelle prossime settimane. Tavoli, gazebo e sedie dovranno però scomparire per far posto alle bancarelle, con una danno economico per attività già pesantemente colpite nell’ultimo anno e mezzo di pandemia.
L’ipotesi di una migrazione delle bancarelle era stata ventilata fra l’altro ben prima della pandemia: l’afflusso di migliaia di persone e dei furgoni carichi di merce verso il Viale, provocava gravi problemi di traffico nel centro città, facendo pensare all’opportunità di un trasloco in una zona più periferica.
Ora anche molti esercenti chiedono che, almeno per quest’anno, l’edizione della fiera, la numero 98, non si svolga nella sede storica, spostando tutte le attività ad esempio nelle ampie aree del porto vecchio, dove già è previsto un “Santa Claus Village”, con luna park temporaneo. C’è anche chi, forse per voglia di un ritorno alla normalità, insiste comunque sul Viale XX Settembre, che però, oltre al danno per i ristoranti e i bar, presenta anche qualche problema di spazio, visto che ben difficilmente si potrebbero far rispettare le distanze fra i numerosi visitatori, in una città che ha già ora i numeri dei contagi in salita.
Questo sarà probabilmente uno dei primi impegni della nuova giunta di centro destra, che s’insedierà dopo la vittoria di Roberto Dipiazza alle elezioni amministrative.
Alessandro Martegani