I lavoratori della
sono in presidio da un mese per bloccare la consegna di alcuni motori e diversi generatori prodotti sul posto, di un valore di circa 40 milioni di euro, in protesta dopo la notizia del possibile licenziamento per 450 dipendenti.
Nelle ultime ore una delegazione coreana ha visitato lo stabilimento di Bagnoli, con la volontà di sollecitare la consegna dei motori; i sindacati monitorano la situazione e spiegano: "Stiamo controllando la nave che, per la coreana Daewoo, dovrebbe trasportare i motori e che per ora è ferma in Marocco. Ci vorrà almeno una settima prima che possa attraccare a Trieste".
Sfumata invece l'ipotesi di un'interdizione al traffico dei mezzi pesanti nel tratto di strada che porta allo stabilimento industriale, secondo quanto confermato dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. "Non si può fare - ha dichiarato il primo cittadino - perché andiamo incontro ad una sorta di 'abuso d'ufficio'. La nave arriva dal Marocco, con costi altissimi e potrebbero farci causa per ottenere il risarcimento. Il sindaco non può usare così il denaro pubblico. In vent'anni ho sempre seguito le direttive dei miei uffici e il mio direttore generale ha detto che non si può fare. Siamo sempre in prima fila con i lavoratori della Wärtsilä ma non possiamo commettere reati, bisogna protestare seguendo la legge. Nemmeno la Prefettura è d'accordo con questa ordinanza", ha concluso Dipiazza, nelle parole raccolte da TriestePrima.
Il governatore della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in una comunicazione ufficiale inviata al Console generale della Repubblica di Corea, Kang Hyung-Shik, ha espresso comprensione per le difficoltà che l'azienda coreana sta subendo per il ritardo nella consegna, ma allo stesso tempo evidenzia come questa situazione sia stata causata dalla repentina decisione della proprietà finlandese di avviare la procedura per l'immediato licenziamento di 450 dipendenti.
Slittato anche il vertice previsto in Prefettura e rinviato a data da destinarsi. Incontro che, secondo l'assessore regionale al lavoro, Alessia Rosolen, non potrà avvenire senza la partecipazione di rappresentanti politici.
Davide Fifaco