Wärtsilä sceglie, perlomeno formalmente, la via del dialogo. Dopo l’annullamento della procedura di licenziamento ordinata dal Tribunale del lavoro di Trieste e il cambio al vertice, con l’addio dell’ex presidente del gruppo in Italia Andrea Bochicchio e l’arrivo del manager Michele Cafagna, già amministratore delegato di Wärtsilä Italia, in una nota l’azienda ha comunicato di non voler fare ricorso contro l'ordinanza del Tribunale che il 23 settembre scorso aveva accolto un esposto dei sindacati, confermando un comportamento antisindacale da parte dell’azienda nella procedura di chiusura dell'impianto di Bagnoli della Rosandra, che avrebbe anche comportato il licenziamento di 451 addetti.
Ora, dopo qualche giorno di riflessione, i nuovi vertici del gruppo sembrano aver deciso di avviare una trattativa, abbandonando la linea delle decisioni unilaterali, contestate dalle organizzazioni dei lavoratori e anche dal governo italiano e dall’amministrazione regionale.
“I prossimi passi – ha fatto sapere il gruppo finlandese in una nota - saranno compiuti dopo aver esaminato la situazione con sindacati, istituzioni e altre principali parti interessate, con il nuovo Presidente e ad di Wärtsilä Italia, Michele Cafagna”.
"Ora – ha aggiunto il nuovo presidente, che dovrebbe incontrare i sindacati già lunedì prossimo - vogliamo davvero concentrarci sull'avvio delle discussioni con tutti i nostri principali stakeholder e andare avanti in modo collaborativo. Possiamo costruire una comprensione comune solo parlando insieme. Non c'è dubbio che possiamo ottenere risultati migliori quando lavoriamo tutti per un obiettivo comune”.
Alessandro Martegani